I costruttori mobili puntano su Internet ad alta velocità

Chiudendo un anno che ha portato
diversi dispiaceri al settore della comunicazione mobile, con licenziamenti,
aziende sull’orlo del collasso, progetti rimandati o annullati, la speranza
in un 2002 migliore accomuna tutte le società costruttrici. Il 2001 si è
concluso con un ribasso nelle vendite del 6% circa rispetto all’anno precedente.
Il calo non è altissimo, ma considerato l’aumento medio dei tre anni precedenti,
che si è attestato sul 55% circa, si può parlare tranquillamente di un vero
e proprio crollo.

Le motivazioni sono diverse. In
primis la crisi economica generale che ha colpito diversi mercati, le folli
spese per le licenze 3G, che hanno fatto diminuire i sussidi dei gestori all’acquisto
di nuovi terminali e il ritardo con il quale sono usciti sul mercato nuovi cellulari
GPRS, con il conseguente allungamento dei tempi di sostituzione dei vecchi terminali.
Chiuso un anno nero come il 2001, si pensa adesso al 2002, che, nelle previsioni
di tutti, analisti, gestori e costruttori, dovrebbe rappresentare quello del
rilancio.

Nokia prevede, infatti, un aumento
delle vendite del 16%, con circa 440 milioni di nuovi terminali venduti. A farla
da padrone saranno i nuovi cellulari 2.5G, in particolare GPRS. La stessa Nokia,
rivelando i risultati dell’ultima parte dell’anno, ha fatto rilevare un ottimo
successo di vendite del suo primo cellulare GPRS, l’8310. Nel 2002 questa tendenza
dovrebbe essere confermata dall’arrivo di diversi telefonini GPRS, che comporteranno
un aumento del tasso di sostituzione dei vecchi terminali, vero mercato basilare
per i prossimi anni.

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