Il Consiglio d’Amministrazione di Wind, riunitosi ieri a Roma, ha esaminato l’andamento della società ed ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 1999.
Il Consiglio ha appreso con soddisfazione che Wind ha raggiunto in questi giorni i 3 milioni di clienti (due terzi mobili e un terzo fissi), con una quota di mercato nelle nuove attivazioni del 29% nella telefonia fissa tra i gestori alternativi a Telecom Italia e del 22% nella telefonia mobile.
Grande successo stanno riscuotendo le nuove tariffe Wind Light lanciate il primo marzo scorso che prevedono sconti del 50% o del 25% dopo i primi minuti di conversazione sia sul fisso che sul mobile. In forte crescita anche il traffico di messaggi SMS sui telefonini, che fra gennaio e febbraio hanno superato i 25 milioni.
Il bilancio 1999 di Wind, illustrato dall’amministratore delegato Tommaso Pompei, si è chiuso con ricavi complessivi pari a 791 miliardi, di cui 586 da servizi di comunicazione e 205 da vendita di telefoni e accessori. Il risultato netto è pari a 812 miliardi di perdita, in miglioramento di circa 200 miliardi rispetto al piano strategico della società, che prevedeva una perdita superiore ai mille miliardi.
I costi di roaming hanno raggiunto i 245 miliardi, in forte aumento rispetto alle previsioni per il maggior numero di clienti attivati. I costi operativi della società sono risultati invece inferiori alle previsioni. Nel 1999 Wind ha investito 1690 miliardi, mentre gli investimenti complessivi dall’avvio operativo della società hanno superato i duemila miliardi.
Le assunzioni sono state nel 1999 oltre tremila: al 31 dicembre ’99 Wind occupava 3695 persone (di cui 272 a tempo determinato), 1/3 impiegato nei tre call center di Roma, Milano e Napoli. L’età media dei dipendenti Wind è attorno ai 30 anni; il 40% sono donne e il 35% laureati.
Il Consiglio d’Amministrazione ha infine convocato l’Assemblea per il 20-21 aprile per approvare il bilancio e deliberare sull’aumento di capitale della società.