Purtroppo, c’è una grossa crisi economica mondiale ed è iniziata durante la pandemia. Secondo gli esperti del settore, ce la porteremo negli anni a venire. Purtroppo, il debito pubblico di molti paesi, unito al rallentamento delle attività per via dei contagi da Coronavirus e alla guerra in Ucraina, ha peggiorato lo scenario. Se pensiamo al mercato dei chip, questo è stato uno dei più colpiti e ora si apprende una pessima notizia: TSMC non intende tagliare i prezzi dei suoi prodotti. Cosa comporterà questo? Un rincaro dei costi per gli OEM che si rifletterà in prezzi più elevati per il consumatore finale. That’s it.
Perché i chip di TSMC costeranno sempre più?
A riportare questa notizia ci ha pensato il CEO dell’azienda CC Wei. In un post ha sottolineato che la sua policy aziendale è sempre equilibrata, che guarda al lungo periodo e si prodiga per far crescere sempre più il business dei suoi partner:
La nostra strategia di prezzo è strategica, non opportunistica oa breve termine, ei clienti comprendono i nostri sforzi per sostenere la loro crescita.
In poche parole, significa che i processori TSMC non costeranno meno, anzi. Non di meno, solo negli ultim mesi, abbiamo notato che i chipmaker hanno aumentato sempre più il prezzo dei loro chipset e hanno citato fra le cause di questa mossa, l’aumento dei costi e l’assenza di materie prive. Ora, con la crisi in atto e con la guerra in essere, come potrà peggiorare lo scenario?
Di contro, chi progetta i chip è costretto a dover ridurre drasticamente il prezzo medio dei suoi SoC per PC, smartphone e oggetti di elettronica di consumo, perché la domanda cala sempre più. Chi perderà più soldi da questa situazione? Gli OEM di chipset che non hanno una linea proprietaria.
Nelle notizie correlate, TSMC ha ribadito il suo impegno per la creazione delle prime unità costruite a 2 nanometri; i processori che avranno questo nodo architettonico arriveranno sul mercato non prima del 2025/2026. Un esempio? iPhone 18 potrebbe disporre di un SoC simile, ma per ora è una mera ipotesi.