Secondo quanto riferito, sembra che Huawei Technologies abbia in programma di portare avanti lo sviluppo dei suoi dispositivi indossabili, incentrando il loro focus sull’assistenza sanitaria. La mossa sembra essere un ulteriore sforzo per cercare di espandersi in nuove aree tra le sanzioni statunitensi. Abbiamo letto di recente che intende approdare al mondo dei servizi cloud e – notizia dell’ultimo giorno – pare che voglia vendere la divisione Mate e P. Questo implicherebbe soltanto una cosa: l’addio (quasi) definitivo del brand al mondo della telefonia mobile.
Huawei: alla ricerca di nuovi settore dove investire
Secondo un rapporto pubblicato dal SCMP, la spinta del gigante tecnologico cinese verso la commercializzazione di nuovi dispositivi indossabili sanitari potrebbe fargli raggiungere il suo rivale Xiaomi, che è il secondo produttore al mondo di wearable dopo l’azienda di Cupertino.
Al momento, pare che Huawei stia lavorando a ben tre programmi di ricerca sanitaria dedicati alla gestione dell’ipertensione, della temperatura corporea e delle malattie coronariche. L’azienda ha annunciato queste iniziative all’inizio di questo mese nel corso di un evento online. Sebbene abbia annunciato di star lavorando su dispositivi indossabili legati all’assistenza sanitaria, non sappiamo quando potremmo vedere realmente l’integrazione di queste nuove funzionalità nei suoi smartwatch, smart band o smart glasses.
Tuttavia, l’OEM cinese ha dichiarato che sta creando una “forte barriera” all’ingresso di altri concorrenti nel settore. Sfortunatamente, un portavoce di Huawei ha affermato che per ora la società non ha ulteriori commenti in merito. Secondo Jason Low, un analista di Canalys:
L’intero settore si aspetta prodotti [indossabili] che possono davvero aiutare i consumatori a gestire meglio la loro salute [preoccupazioni], in particolare le malattie croniche che possono contrarre sia i giovani che gli anziani. Ma c’è ancora molta strada da fare perché questo richiede molti investimenti in ricerca e sviluppo, così come la cooperazione tra hardware intelligente e aziende tecnologiche.
Nel terzo trimestre del 2020, Huawei era il terzo produttore mondiale di dispositivi indossabili, anche se le restrizioni commerciali degli Stati Uniti stavano iniziando ad ostacolare la sua capacità di ricevere componenti hardware e software dalle aziende americane per i suoi device mobili.
L’amministratore delegato e fondatore dell’azienda, Ren Zhengfei, ha affermato in precedenza che la società deve rimanere impegnata nella sua ricerca e sviluppo, concentrarsi sui profitti e persino invocare il decentramento per la sopravvivenza durante questo periodo. Attualmente, la compagnia cinese ha oltre 13 centri di ricerca in tutto il mondo che lavorano sui suoi progetti indossabili intelligenti. Non ci resta che attendere nuove notizie in merito.