Secondo un recente report emerso online, sembra che Huawei voglia sposta la sua attenzione sui mercati emergenti a causa delle incerte prospettive in Occidente.
Huawei: investire in occidente? Sì, ma…
Huawei Technologies sta spostando la sua attenzione sui mercati emergenti per espandere la sua presenza al di fuori della Cina. Le operazioni all’estero della società una volta rappresentavano circa il 70% delle sue entrate totali, ma queste hanno subito un duro colpo a causa di varie sanzioni da parte degli Stati Uniti.
All’inizio di quest’anno, il gigante tecnologico cinese ha contribuito a costruire un data center in Senegal. Questo sito è costato 70 milioni di euro (circa 83 milioni di dollari USA) ed è stato realizzato grazie ad un carico del governo cinese e all’infrastruttura di telecomunicazioni di Huawei.
L’attenzione dell’azienda su questi mercati emergenti arriva quando gli Stati Uniti hanno esortato varie nazioni a escludere il marchio dalla presenza della quinta generazione di reti 5G. Gli Stati Uniti hanno citato preoccupazioni per la sicurezza nazionale contro l’azienda, in particolare nei confronti dei governi occidentali come il Regno Unito e alcune nazioni europee.
Nonostante ciò, Huawei ha ancora una forte presenza nei mercati emergenti in Africa e nelle regioni del Medio Oriente. Al momento, le apparecchiature prodotte dall’azienda sono circa dal 20 al 30% più convenienti rispetto a quelle prodotte dai suoi concorrenti europei come Ericsson e Nokia.
Inoltre, il produttore di apparecchiature per telecomunicazioni non ha rinunciato ad espandere la propria presenza nei paesi più sviluppati, sebbene pare che abbia deciso di concentrarsi maggiormente sui mercati emergenti.
Per chi non lo sapesse, la compagnia di Ren Zhengfei è uno dei principali attori nel settore delle telecomunicazioni e fornisce i suoi dispositivi di rete a molti paesi in tutto il mondo. A partire dal 2020, si stima che l’azienda abbia avviato progetti di smart city in oltre 700 città in più di 40 nazioni. Fra questi, citiamo anche Dubai, in cui l’OEM cinese è stata coinvolto nella costruzione di infrastrutture 5G.
Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno lavorando per fare pressione su nazioni più sviluppate come il Regno Unito, con Giappone e Australia affinché possano escludere Huawei dai loro sistemi e dalle loro infrastrutture.