Quando si definisce Huawei “colosso della tecnologia” non è un appellativo a caso o di circostanza. La tenacia della compagnia oggi viene sottolineata e premiata ancora una volta: trasformare il ban USA in una opportunità. Potenziare il proprio ecosistema e far fiorire un nuovo potente sistema operativo: arriva oggi HarmonyOS 2.0 ed è pronto a sbarcare su almeno 100 prodotti per iniziare. Fra questi, diverse novità ed alcune destinati anche al nostro mercato, ovvero Watch 3 e MatePad Pro 2.
HarmonyOS 2.0 è qui: che la rivoluzione abbia inizio
Da un problema, un’opportunità. Dall’impossibilità di sfruttare i Google Mobile Services, alla possibilità di creare un ecosistema di prodotti smart – dai dispositivi desktop, ai wearable fino a smartphone e tablet – che non fosse il solito sistema chiuso.
Infatti, tanti dispositivi – di vario genere – con a bordo lo stesso sistema operativo, possono creare un unico Super Dispositivo, ricchissimo di funzionalità. Non un ecosistema quindi, ma un unico enorme device dal potenziale infinito: questo succede se la singola periferica, di qualsiasi tipo, parla una lingua comune a tutte le altre. Comunicazione più fluida ed esperienza utente decisamente migliore.
A proposito di questa filosofia, le parole di Richard Yu, Executive Director e CEO di Huawei Consumer Business Group, aiutano a comprendere l’idea di fondo:
“Tutti per uno, uno per tutti, per fare una citazione famosa. Viviamo in un mondo in cui tutto è smart e interconnesso,nessuno è un’isola. L’arrivo del nostro HarmonyOS e il lancio di alcuni nuovi prodotti basati su questo sistema operativo rivoluzionario è un ulteriore passo avanti per offrire la migliore esperienza-utente possibile, orientata al futuro.”
Ad esempio, con l’interazione multi-dispositivo, arriva anche un centro di controllo facilissimo da usare e basato sul semplice trascinamento delle icone del singolo device, per fargli compiere determinate azioni. Oltre a questo, c’è anche il “multi-device Task Center“, che è uno strumento preziosissimo, una volta che se ne comprende il potenziale. Infatti, immagina di poter usare una stessa applicazione su tutti i tuoi dispositivi HarmonyOS, senza che la stessa sia installata ovunque.
Ancora, massima attenzione al design, fondamentale per una buona esperienza utente. Snello, minimal, ma allo stesso tempo completo: il sistema è studiato per adattarsi in modo coerente a ogni device del sistema. Su smartphone e tablet, la Home è priva di fronzoli, super personalizzabile e intuitiva da usare.
Tutto questo si traduce naturalmente in una velocità maggiore e prestazioni molto migliorate, complice anche una gestione delle applicazioni pronte in background, che rimangono sempre aperte ed a disposizione, pur senza togliere risorse hardware al device.
Infine, ci sono la sicurezza e la privacy. HarmonyOS 2.0 fa sue le tecnologie di privacy e sicurezza di EMUI e le amplia. La filosofia alla base è una: solo le persona che ne ha diritto, deve poter accedere a determinati dati.
Ben consci che un “super dispositivo” è composto da tanti device, la sicurezza viene gestita su più livelli. Inoltre, anche le applicazioni di HarmonyOS 2.0 sono e saranno sempre sottoposte a test di sicurezza, già dalla fase di sviluppo.
La diffusione
Lato smartphone, so bene che la curiosità è elevata, ma ci sarà un po’ da aspettare per il nostro mercato. Per iniziare, il nuovo sistema operativo sbarcherà in Cina su 16 modelli. Fra questi: la serie Mate 40 (Mate 40E più avanti), la serie Mate 30, la serie P40 e Mate X2. Questo a partire da oggi stesso.
Per quanto riguarda gli altri device (non solo smartphone) e gli altri mercati, l’aggiornamento partirà comunque da giugno, coprirà moltissimi dispositivi, e verranno presto rese note ulteriori informazioni a proposito della diffusione di del nuovo sistema operativo al di fuori della Cina.
Intanto, di certo c’è che noi potremo godere – per iniziare – di HarmonyOS a bordo dei nuovi Huawei Watch 3 e MatePad Pro 2.
Una vera rivoluzione è iniziata e non solo in casa Huawei: HarmonyOS segna un nuovo capitolo nella storia degli smartphone e dei dispositivi connessi e si parte proprio da oggi, 2 giugno 2021.