Huawei: SD Association ci ripensa, microSD salva

SD Association rivede la sua posizione a riguardo di Huawei e del suo inserimento nella Entity List: il colosso cinese è di nuovo fra i membri.
Huawei: SD Association ci ripensa, microSD salva

Sembra scampato il pericolo, almeno uno dei tanti che in questi giorni sta creando non pochi grattacapi a Huawei: il colosso cinese potrà continuare a utilizzare lo standard microSD sui suoi prodotti. Silenziosamente, SD Association ha fatto un passo indietro, reinserendo Huawei fra i suoi membri.

Huawei ha una preoccupazione in meno: le microSD

Solo qualche giorno fa, vi abbiamo raccontato della decisione di SD Association di eliminare Huawei dalla sua lista di membri in conseguenza all’inserimento nella Entity List statunitense. Un altro duro colpo per l’azienda orientale, che non avrebbe più potuto utilizzare lo standard microSD per espandere la memoria dei suoi device. Sembra però che nelle scorse ore, secondo quanto riportato da Android Authority, SD Association avrebbe fatto un passo indietro, reinserendo di fatto Huawei fra i suoi membri. L’indiscrezione è sta confermata sia dall’ente che dal colosso cinese, ma al momento – nonostante l’ufficialità – non ci sono dettagli aggiuntivi.

Si, è vero, l’azienda ha introdotto con Mate 20 Pro un nuovo standard di memoria per smartphone, lo stesso implementato a bordo di P30 Pro, ma siamo onesti: la Nano Memory Card sta alla microSD come un ingresso proprietario per ricaricare la batteria sta a una porta USB C. Abbiamo fortemente voluto la standardizzazione di quante più componenti possibile al fine di semplificare il passaggio da un device all’altro e dovremmo accettare senza battere ciglio la NM Card? No. E Huawei lo sa bene. Per questo motivo, mantenere la possibilità di utilizzare ancora gli slot per microSD – e di conseguenza le memorie stesse – ha permesso al colosso cinese di tirare un enorme sospiro di sollievo.

AGGIORNAMENTO 29/05/2019 – 14.25: anche Bluetooth SIG e WiFi Alliance hanno reintegrato Huawei nelle loro liste. Un’ondata di rettifiche e ripensamenti che tranquillizza non solo il colosso cinese, ma anche gli utenti, che apprezzano i prodotti dell’azienda, ma chiaramente temono le conseguenze di quanto accaduto dopo il ban commerciale da parte degli Stati Uniti.

Fonte: Android Authority

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