L’azienda Huawei depositò nel marzo del 2019 un brevetto intitolato “Struttura, modulo telecamera e apparecchiature terminale per la camera frontale nascosta”. Adesso sembra esser tornato in auge in quanto il colosso cinese starebbe vagliando nuove soluzioni per nascondere sempre più i sensori sotto al display al fine di ottenere pannelli puliti e privi di elementi disturbanti.
Il brevetto Huawei: come funziona?
Secondo il brevetto si può osservare come il modulo fotografico fornisce una particolare struttura che nasconde la selfiecamera; analizzando nel dettagli si osserva una piastra che si cela fra il sensore fotografico e il vetro anteriore di copertura, che sembra venir utilizzata per modificare la direzione della propagazione della luce del colore in modo perpendicolare al display. Da qui poi, mediante la cooperazione della suddetta e di una sorgente di luce colorata, la luce viene rifratta ed emessa nello spazio sottostante il vetro.
In poche parole, il brevetto di Huawei si basa su una soluzione basata sulle leggi della fotografia al fine di trattenere la luce e diffonderla secondo nuovi parametri dal modulo fotografico posto sotto il display. Il problema più grande nella creazione di una selfiecam sotto il vetro è evitare che la luce che viene catturata e quindi rifratta subito dopo, venga offuscata dal pannello, creando aloni ed elementi che comprometterebbero la nitidezza e la qualità dello scatto stesso.
C’è da dire che oramai tutti i produttori di telefonia si stanno impegnando per realizzare soluzioni innovative per nascondere la camera per i selfie, non utilizzando moduli pop-up, notch o gotch di alcun tipo. Sappiamo da diversi brevetti emersi di recente, che anche Samsung, Xiaomi e OnePlus stanno lavorando duramente per lanciare prodotti innovativi per la fine dell’anno corrente.