Huawei P30 Pro smontato pezzo per pezzo

I tecnici di iFixit hanno smontato completamente l'ultimo nato di Huawei, il P30 Pro: la società cinese sembra essere una fan dei componenti modulari.
Huawei P30 Pro smontato pezzo per pezzo

I tecnici di iFixit hanno deciso di dare una sbirciatina all’ultimo nato di Huawei, il P30 Pro. Per “dare un’occhiata”, intendono dire che lo hanno smontato completamente.

iFixit smonta Huawei P30 Pro

Gli smartphone oggi, in particolare le costose ammiraglie, sono diventate sempre più potenti e sofisticati, ma il prezzo da pagare è un aumento dei costi esponenziale e una maggiore difficoltà nelle riparazioni. Anche se i centri di assistenza autorizzati dispongono di strumenti e processi ufficiali, intraprenderanno lo stesso percorso fatto da iFixit, la “comunità globale di persone che si aiutano a vicenda per riparare cose”.

Huawei P30 Pro è uno degli ultimi smartphone sezionati dai tecnici della community e i risultati del processo di smontaggio paiono rivelare alcune particolarità interessanti dal punto di vista del design, anche se la riparazione risulta non estremamente semplice.

Nel complesso, il punteggio ottenuto su iFixit dal nuovo flagship di Huawei è 4 su 10. Ma vediamo come il dispositivo si è comportato nelle mani degli smanettoni della community.

Sta diventando sempre più difficile “muoversi” all’interno dei nuovi telefoni aperti e iFixit ha osservato che il P30 Pro presenta una difficoltà maggiore rispetto ad altri device. A questo va ad aggiungersi la complicanza di un display curvo: arrivare alle viscere dell’ammiraglia della società cinese è stato – secondo gli esperti – abbastanza faticoso e ha comportato dei rischi. In buona sostanza, se smontare il vetro posteriore è risultato molto complicato, più semplice è stato sezionare gli altri componenti, grazie alla necessità di un solo cacciavite Philips.

Il P30 Pro è un cellulare abbastanza compatto e sembra che Huawei abbia impiegato qualche interessante accorgimento per massimizzare lo spazio. E’ dotato di due PCB (circuiti stampati) accatastati l’uno sull’altro, entrambi con struttura a più strati. Questa organizzazione potrebbe rendere le cose più difficili da risolvere a lungo termine.

La notizia positiva è che Huawei sembra essere un sostenitore dei componenti modulari. La porta USB-C è a sè e non richiederà la rottura di qualsiasi altro componente da sostituire. Inoltre, il sensore ottico di impronte digitali non è incollato allo schermo e la batteria, pur essendo estremamente appiccicosa, ha le linguette.

Fonte: iFixit

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