Un recente rapporto ha rivelato che a marzo Huawei ha fatto domanda per un brevetto di interfaccia per smartphone con il nome di “Huawei Ark OS“, “Ark” e “Huawei Ark” presso il German Patent and Trademark Office. Il brevetto include anche una serie di schermate, tuttavia non è chiaro se gli screenshot appartengono realmente al prossimo sistema HongMeng / Ark di Huawei.
Huawei OS: screenshot in Rete
Non è più una notizia che Huawei sta sviluppando un proprio sistema operativo che potrebbe essere chiamato HongMeng OS in Cina e Ark OS negli altri paesi: questo sistema ha, infatti, ottenuto la Chinese Trademark Office e l’European Intellectual Property Office.
Uno degli screenshot del brevetto depositato da Huawei e trapelato dalla Rete, rivela la frase “Android Green Alliance” che suggerisce che il sistema HongMeng / Ark potrà essere compatibile con le applicazioni Android. Android Green Alliance è un’associazione con protagoniste diverse aziende asiatiche, tra cui Tencent, Huawei e Alibaba: l’obiettivo del consorzio è di introdurre standard di qualità nella progettazione delle proprie applicazioni per il sistema operativo mobile di Google e questo fa supporre che il nuovo OS di Huawei camminerà in parallelo con Andorid. Probabilmente, la base di partenza sarà proprio l’OS del robottino verde in versione open source.
Inoltre, un altro rumor ha ribadito che il sistema operativo di Huawei si chiamerà “HongMeng OS” in Cina, ma andrebbe sotto il nome di “Oak OS” in altri mercati, come l’Italia.
Huawei sta testando intensamente il proprio sistema operativo, che sarà denominato “HongMeng OS” nel mercato cinese e “Oak OS” nel mercato estero. Il sistema dovrebbe essere lanciato tra agosto e settembre.
Google, d’altra parte, ha avvertito il governo Trump che il divieto a Huawei potrebbe essere devastante per gli Stati Uniti, dato che sta spingendo la società cinese a sviluppare un suo sistema operativo: se il futuro OS di Huawei avrà successo, Android sarà destinato a perdere un po’ di protezione dai grandi OEM cinesi che, a loro volta, comprometteranno gli interessi nazionali degli Stati Uniti.