Il noto colosso della tecnologia cinese Huawei ha depositato un gran numero di marchi relativi ad HarmonyOS lo scorso 19 giugno. Di fatto, i marchi recano scritto “HarmonyOS Connected e HarmonyOS Linked”.
Huawei: HarmonyOS è ancora immaturo
Già nell’agosto del 2019, durante la conferenza con gli sviluppatori, Yu Chengdong, CEO di Huawei Consumer Business e direttore esecutivo di Huawei technologies Co., Ltd, ha presentato il propri sistema operativo per device del gruppo, denominato (in Cina) HongMeng e nel resto del mondo, “HarmonyOS”.
Lo scorso giugno invece, il tipster Rodent950 invece, ha riferito che Huawei Mate Watch sarà ufficialmente il primo smartwatch ad utilizzare il sistema operativo proprietario e non una piattaforma speciale dedicata ai dispositivi wearable; secondo ulteriori rumor, tale gadget potrebbe vedere la luce insieme al nuovissimo flagship Mate 40.
La compagnia cinese ha assolutamente bisogno di un’alternativa ai Google Mobile Services dopo il ban voluto dal presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo aver cercato varie alternative, il produttore avrebbe scelto di sostituire Android di Google (in particolar modo i servizi del sistema, in quanto Android AOSP è gratuito per tutti). Inizialmente ha lanciato HarmonyOS o HongMeng OS (che dir si voglia); adesso per l’azienda lo sviluppo dei HMS è prioritario al fine di garantire la medesima qualità che offrivano in passato i prodotti del marchio.
Secondo TechSina, il fondatore di Huawei, Ren Zhengfei avrebbe affermato che per il momento i telefoni cellulari del brand useranno ancora Android, considerando l’acerbità del software proprietario.
Joy Tan invece, Vp Senior per gli affari pubblici di Huawei, ha invece dichiarato che il codice del sistema operativo HongMeng ha una maggior sicurezza e che sarà in grado di superare Linux entro la fine del 2020, diventando il quinto sistema operativo per device al mondo.
Ad oggi, notiamo però, soltanto una compagnia che cerca di divincolarsi fra gli ostacoli che il Governo degli USA costantemente immette sul suo cammino. Purtroppo siamo ancora lontani da una ipotetica “fine” della diatriba. Speriamo che le cose possano cambiare quando Trump verrà fatto fuori dai giochi con le prossime elezioni autunnali di fine anno.