Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una pletora di nuovi marchi depositati da Huawei; da “Mate V” a “Ark Compiler”, passando per i naming relativi ad HarmonyOS. Ora, secondo i rapporti più recenti, sembra che il colosso della tecnologia cinese abbia presentato “MateStation“ a INDECOPI lo scorso 6 luglio 2020 in Perù. Secondo diverse indiscrezioni, questo potrebbe essere un accessorio dock per smartphone simile al Dex di Samsung visto nel 2018.
MateStation: cosa reca l’intestazione del marchio?
Huawei descrive l’accessorio con la seguente dicitura:
Accessorio per telefono cellulare, dispositivo elettronico digitale mobile portatile in grado di fornire accesso a Internet e di inviare, ricevere e archiviare telefono, fax, e-mail e altri dati digitali; per trasmissioni voce, dati o immagini. Dispositivo di comunicazione senza fili. Dispositivi elettronici multifunzionali utilizzati per presentare, misurare e caricare informazioni su Internet, inclusi ora, data, frequenza cardiaca, posizionamento globale, direzione, distanza, altitudine, velocità, andatura, passi compiuti, calorie bruciate, percorso, informazioni di navigazione, meteo. Informazioni quali temperatura, velocità del vento, variazioni della frequenza cardiaca, livello di attività, tempo di sonno, qualità del sonno e allarme silenzioso; telefoni e dispositivi collegati. Un dispositivo elettronico multifunzionale per il controllo del volume e la notifica agli utenti di chiamate o messaggi in arrivo; un computer.
Dalla descrizione sembra essere un gadget molto interessante e ben più funzionale del primo Dex a cui abbiamo assistito sulla rivale Samsung; MateStation potrebbe essere un elemento funzionale al Mate 40 in arrivo nei prossimi mesi, o addirittura correlato a Mate V, il primo foldable pieghevole a libro dell’azienda cinese (per intenderci, simil Galaxy Fold).
Ricordiamo inoltre che la serie Mate 20 è stata la prima ad essere dotata di una modalità desktop con la EMUI 9; con tale feature infatti, gli utenti erano già in grado di collegare lo smartphone ad un mouse, tastiera, monitor e altre periferiche esterne, così da utilizzare una versione per PC dell’interfaccia proprietaria di Huawei.
Infine, ci sono dei rapporti che legano la serie flagship Mate 40 che la società presenterà in autunno (si spera!) ai nuovi chipset Kirin 1000 (o 1020) sviluppati da HiSilicon. Inoltre aggiungiamo che tali unità saranno le ultime prodotte da TSMC per la compagnia cinese. Secondo quanto riferito, la CPU a 5 nanometri aumenterà la prestazioni del 50% rispetto al SoC Kirin 990; se i nuovi Mate 40 e Mate 40 Pro saranno compatibili con la MateStation, gli utenti potranno usufruire di un’esperienza desktop completa e fluida.