La nuova serie di flagship Huawei Mate 40 potrebbe non venir alimentata con il medesimo chipset in tutto il pianeta. Stando a recenti rumor trapelati in queste ore, il colosso cinese potrebbe optare per una soluzione simil- Samsung, inserendo la CPU proprietaria a bordo della sola variante cinese della sua gamma di smartphone premium. In tutto il resto del mondo infatti, la società potrebbe scegliere di utilizzare processori di terze parti.
Huawei Mate 40: soluzione simil-Samsung
L’indiscrezione ci arriva da un rapporto fornitoci dal noto leaker Huawei/Honor @Rodent950 su Twitter. Secondo il tipster infatti, la serie Mate 40 potrebbe essere alimentata dal Kirin 1000 di HiSilicon solo sul territorio asiatico.
Mate 40 series with Kirin soc maybe china exclusive, Huawei will follow Samsung in terms of dual chip strategy due to the new chip ban.🤔
— Teme (特米)😷 (@RODENT950) July 17, 2020
In tutto il resto del mondo, invece, il leaker ipotizza che l’azienda cinese opterà per i chipset di MediaTek (con buona probabilità i Dimensity 1000+). Tale CPU sembra essere la scelta migliore a meno che la società di semiconduttori di Taiwan (TSMC) non decida di presentare un chipset più potente prima del lancio della gamma Mate 40.
Ulteriori fughe di notizie invece, suggeriscono che Huawei possa acquistare il chip Snapdragon 865+. La notizia non dovrebbe sorprendere più di tanto, in quanto Qualcomm potrebbe effettivamente ottenere una licenza per vendere i suoi prodotti alla società cinese.
A maggio , infatti, un analista di mercato per KeyBanc Capital Marketers avrebbe rivelato che Huawei avrebbe utilizzato i SoC Snapdragon per la serie P50 e la futura Mate 50 del 2021. A supporto di questa ipotesi interviene anche l’analista John Vinh, il quale ritiene che l’ufficio dell’industria e della sicurezza del Dipartimento del Commercio alla fine concederà a Qualcomm la licenza per commercializzare con la compagnia cinese. L’uomo teme inoltre che questa non abbia abbastanza chipset per soddisfare tutta la domanda di Mate 40 prevista.
Queste nuove politiche commerciali sembrano essere alcune delle soluzioni che la compagnia di Ren Zhengfei starebbe adottando per far fronte ai continui e invasivi ban che il Governo degli Stati Uniti sta attuando ai danni dell’azienda cinese. Come finirà questa controversa vicenda?