DxOMark ha appena dichiarato il Huawei Mate 40 Pro come il miglior cameraphone al mondo. Il flagship dell’OEM cinese è infatti riuscito a raggiungere l’incredibile punteggio di ben 136 punti all’interno della classifica redatta dal portale francese. Il dispositivo è stato in grado di scalzare il Mi 10 Ultra di Xiaomi che ha detenuto la nomea di “miglior telefono con fotocamera al mondo” per diversi mesi.
Huawei Mate 40 Pro: ideale per chi deve scattare al buio
Nonostante il Mate 40 Pro non abbia la stabilizzazione ottica dell’immagine sulla main camera, il software è riuscito a stupire gli esperti del team di DxOMark, che hanno quindi assegnato la corona al neonato di casa Huawei. Ricordiamo che il modulo fotografico del terminale vanta tre telecamere. La principale è un’ottica da 50 Megapixel con apertura f/1.9 e sensore da 1/2,8 pollici. La lunghezza focale equivale è di 23 mm ed è un obiettivo Octa-PD Full pixel. Il secondo obiettivo è un sensore ultra-wide da 20 Mega da 1/1,54 pollici e apertura f/1.8. La lunghezza focale è di 18 mm e dell’autofocus a rilevamento di fase PDAF. Infine, la terza lente è una tele da 12 Mpx con apertura f/3.4 e lunghezza focale di 125 mm, OIS ottico e autofocus PDAF. Non manca ovviamente, il flash LED.
Dopo il rilascio del P40 Pro, gli ingegneri di Huawei hanno cercato di mantenere il primato dell’azienda sul fronte fotografico anche con la serie Mate 40. La compagnia cinese ammette di aver lavorato moltissimo sulla gamma dinamica, la quale riesce a gestire bene le alte luci anche in condizioni di semi-buio. Appare evidente che questo device è la scelta migliore per chi cerca un cameraphone in grado di fotografare senza rumore anche in condizioni avverse.
Unica pecca: il teleobiettivo. Secondo DxOMark la lente da 125 mm del Mate 40 Pro non è il massimo ma è abbastanza buona.
Infine, il telefono si porta a casa anche il premio come miglior prodotto sul fronte della registrazione dei video, con un buon controllo del rumore, un efficiente software che impedisce lo shakeraggio delle riprese e un autofocus regolare, non nervoso e preciso