Huawei Mate 40 Pro avrà il display waterfall (a cascata) simile a quello che abbiamo visto con il modello Mate 30 Pro del 2019. A confermare tale rumor ci pensa il noto tipster Ice Universe, che ha condiviso un’immagine del pannello del nuovo flagship sul social network di microblogging cinese Weibo.
Huawei Mate 40 Pro: design stravolto?
La nuova line-up 2020 Mate di Huawei dovrebbe esser lanciata nel mese di ottobre; si attendono quattro varianti al momento del debutto. Si parla infatti di Mate 40 standard, Mate 40 Pro, Mate 40 Pro+ e Mate 40 Porsche Edition. Anche se sono trapelati diversi rendering 3D CAD che mostrano quale possa essere il design dei telefoni, un insider suggerisce che l’aspetto finale potrebbe non essere simile a quello di cui si è avuta notizia attraverso le immagini condivise da @OnLeaks.
L’utente ha infatti messo in discussione perfino il modulo fotografico circolare presente sulla back cover; secondo il tipster infatti, ci sarà un inserto rettangolare simile a quanto abbiamo visto con la serie P40 di inizio anno. Quel che sembra confermato tuttavia, è proprio lo schermo a cascata, che Ice Universe conferma ufficialmente in un suo post su Weibo.
Sul display waterfall interviene anche un altro leaker molto famoso in Cina e di cui abbiamo iniziato anche noi a fare la sua conoscenza; stiamo parlando di Digital Chat Station, che ha mostrato il pannello condividendo una foto con i suoi followers.
Dall’immagine notiamo come Mate 40 Pro presterà un design anteriore simil-Mate 30 Pro ma avrà i pulsanti fisici per il bilanciere del volume. Se vi ricordate, con il modello dello scorso anno abbiamo trovato la bizzarra scelta di Huawei nell’inserimento dei tasti virtuali, bellissimi ma scomodissimi nell’utilizzo quotidiano.
Detto questo, il nuovo Mate avrà la doppia selfiecam come la serie P40. Un ultimo rumor suggerisce la presenza della EMUI 11 solo sui modello Pro e Pro+, mentre la variante vanilla presenterà la EMUI 10.X. Il SoC di bordo invece? Il Kirin 9000, alias Kirin 1000 prodotto con un processo a 5 nanometri.