Secondo quanto riferito, il prossimo anno Huawei utilizzerà lenti liquide nei suoi telefoni di punta. Il gigante tecnologico cinese infatti, afferma di essere pronto ad implementare tale tecnologia nei suoi smartphone premium del 2021.
Huawei: fotocamere sempre più cinematografiche all’orizzonte
Dal nuovo rapporto tecnico trapelato in Cina in queste ore, emerge che Huawei sia già nella fase finale del processo di test per i suoi nuovi sensori. La speciale soluzione tecnica annoverata e sviluppata dal colosso asiatico dovrebbe permettere di godere di una stabilizzazione dell’immagine rapidissima, di una messa a fuoco migliorata, più morbida e meno “nervosa” nel passaggio da un soggetto all’altro. Tutto ciò dovrebbe fornire la migliore esperienza visiva per gli utenti. Secondo il rapporto pubblicato su Weibo, il tempo di messa a fuoco sarà quindi ridotto a pochi millisecondi, il che significa che sarà alla pari con il tempo di messa a fuoco dell’occhio umano.
La proposta innovativa di Huawei dovrebbe essere impiegata dapprima per l’ottica tele in modo che, invece di spostare le lenti, il modulo possa alterare la forma del liquido attraverso la tensione variabile. Inoltre, l’implementazione dovrebbe essere più durevole e sufficientemente resistente agli urti, rispetto alle telecamere standard.
Se vogliamo accettare le informazioni fornite dal noto Digital Chat Station, sappiate che l’obiettivo liquido sarà probabilmente accoppiato con il sensore Sony IMX782 (ancora non annunciato) per fornire così un’eccellente qualità visiva.
All’inizio di aprile, Huawei ha brevettato con successo la tecnologia delle lenti liquide da utilizzare in un ipotetico modulo della fotocamera dello smartphone. La domanda di brevetto è stata depositata a dicembre 2019 e approvata dopo circa quattro mesi. La principale feature delle lenti a forma liquida risiede proprio nell’autofocus immediato: questa può, potenzialmente, attraversare l’intera sequenza di messa a fuoco in millisecondi attraverso un blocco istantaneo. Questo implica anche un tracciamento più facile e veloce degli oggetti in movimento, fornendo così enormi opportunità per l’utilizzo delle fotocamere degli smartphone come dispositivi cinematografici.