Ieri, mercoledì 31 marzo, Huawei ha presentato il suo rapporto annuale relativo al 2020, mostrando al mondo i risultati finanziari dell’azienda a livello globale. Complessivamente, il fatturato dello scorso anno è stato di 891,4 miliardi di Yuan (~ US $ 136,7 miliardi), il che significa un aumento del 3,8% rispetto all’anno precedente.
Huawei: crescerà ancora nel 2021?
L’utile netto dell’azienda, invece, ha raggiunto 64,6 miliardi di Yuan (~ 9,916 miliardi di dollari), che equivale a un aumento del 3,2% nel confronto annuale. Le prestazioni sono rallentate nel corso dell’anno, a causa delle sanzioni degli Stati Uniti nel 2019 e nel 2020. Oltre ai problemi derivanti dai ban, l’intera pandemia di Coronavirus ha rallentato ancora di più gli affari della società.
L’obiettivo di Huawei nel 2020 era di rimanere stabile con le operazioni di oltre 1.500 reti in più di 170 Paesi e regioni. Gli sforzi sarebbero stati importanti per supportare i compiti. Le tecnologie Huawei hanno notevolmente aiutato questo periodo di distacco sociale, come il lavoro a distanza, l’istruzione a distanza e le attività di e-commerce nelle regioni che hanno subito un blocco. L’azienda ha agito in più di 3mila progetti legati al 5G per un importo superiore a 20 settori, come l’estrazione del carbone, la produzione dell’acciaio, i porti e la manifattura, in partnership con operatori globali. Ken Hu, il presidente della società, ha così ribadito:
L’anno scorso siamo rimasti un punto fermo e saldi di fronte alle avversità. Huawei continuerà ad innovare per creare valore e oggetti di grande interesse pubblico per i nostri clienti. Aiuteremo la lotta alla pandemia e sosteniamo la ripresa economica e il progresso sociale in tutto il mondo. Abbiamo colto questa occasione anche per migliorare la nostra operazione, segnando una performance che ha seguito – in modo grande – le previsioni. L’azienda continuerà a lavorare a stretto contatto con i clienti e partner per sostenere il progresso sociale, la crescita economica e lo sviluppo sostenibile.
Ora la grande domanda che rimane è la seguente: capire se l’azienda sarà in grado di mantenere questa crescita anche nel resto del 2021. Il fatto è che, nonostante la crisi del COVID-19 e le sanzioni statunitensi, la società è riuscita comunque a portare in commercio diversi smartphone l’anno scorso. Tuttavia, la situazione è diventata più complicata alla fine dell’anno scorso; i ban si sono intensificati e hanno costretto TSMC a cessare la partnership con HiSilicon di Huawei, l’azienda dietro la produzione dei chipset Kirin. Ora, l’OEM cinese deve fare affidamento su partner di terze parti come MediaTek per continuare ad alimentare gli smartphone. Inoltre, nel novembre dello scorso anno, Huawei ha deciso di vendere il suo sub-brand Honor.