Scelte di mercato, vicissitudini varie, geopolitica, innovazione: sono molti i fattori che hanno portato Huawei a concentrare poco alla volta la propria produzione per l’occidente su una serie di dispositivi indossabili che sono andati progressivamente in crescendo in termini di qualità. Nel mezzo di questo percorso, Huawei si trova ora ad avere dispositivi di grande qualità in ogni fascia di prezzo, potendo mettere insieme proposte per ogni tasca e sempre con l’asticella dell’ambizione molto alta. Il risultato è il medesimo anche per gli auricolari Huawei FreeBuds 6i, dispositivi wearable di fascia media che, distaccandosi dalla logica open-ear dei FreeClip o dalla raffinatezza dei FreeBuds Pro, definisce un equilibrio mediano che non sembra scontare il peso di alcun compromesso.
L’esperienza che ne scaturisce è quella di un device gradevole sotto ogni punto di vista. Estetico, in primis: durante il nostro test abbiamo avuto a disposizione la versione in tonalità cromatica nera ed il profilo lucido degli auricolari non fa altro che sottolineare la sinuosità delle curve e degli incavi pensati per il miglior aggancio al padiglione auricolare. La scocca in plastica fa leva proprio su colore e curve sinuose per impreziosirsi all’occhio e al tatto: i riflessi donano una piacevolezza particolare e la sensazione visiva (nonché tattile) è quella di una scocca in lega metallica (che in mano risulta però oltremodo leggera: appena 34 grammi).
Huawei FreeBuds 6i: la nostra prova
La gradevolezza estetica è molto più di un semplice plus. Gli auricolari sono infatti oggi strumenti pensati per stare a lungo in bella vista sul profilo dell’utente: al lavoro come in palestra, in metropolitana come durante l’allenamento, sulla strada verso la scuola così come al ritorno dal lavoro, l’auricolare è l’elemento che ci isola dall’ambiente circostante e che con questo ambiente comunica pertanto da protagonista. I Huawei FreeBuds 6i si dimostrano fin da questo aspetto vincenti: se è vero che l’occhio vuole la sua parte, l’orecchio si prende tutto il resto.
L’esperienza di ascolto è risultata pulita, piacevole, senza indecisioni. Ad un auricolare non si può e non si deve richiedere di rispondere a canoni che non son propri per questo tipo di device, ma occorre pretendere suono chiaro ed una sufficiente ampiezza del suono: la risposta dei FreeBuds 6i è in un driver dinamico a quattro magneti da 11mm che sanno fare il loro lavoro sia con l’ascolto musicale, sia durante le chiamate.
Merita un cenno ulteriore anche la cancellazione attiva del rumore, migliorata secondo Huawei rispetto alla generazione precedente su aspetti differenti:
- “I rumori che passano attraverso gli auricolari vengono assorbiti e attenuati nella camera di filtraggio del rumore, con le chiacchiere di fondo nella gamma di media e alta frequenza più ridotte“;
- “Ogni auricolare contiene tre microfoni, che presentano un rapporto segnale-rumore (SNR) superiore del 50% rispetto alla generazione precedente, e migliorano le prestazioni degli auricolari nell’annullamento dei rumori a media e bassa frequenza“;
- “HUAWEI FreeBuds offre una potenza di calcolo superiore del 240% rispetto alla generazione precedente grazie all’Intelligent Dynamic ANC 3.0, che consente di calcolare le onde sonore in fase invertita del rumore in-ear in tempo reale e inviare istruzioni all’unità di guida“;
- “I driver dinamici a quad-magnete da 11 mm sono il 50% più sensibili rispetto alla generazione precedente e generano onde sonore inverse per contrastare il rumore che entra nelle orecchie“;
- “Le punte delle orecchie realizzate in silicone liquido per la pelle forniscono un tocco liscio come la seta e sono disponibili in tre dimensioni. Offrono una vestibilità più sicura e prestazioni di cancellazione del rumore migliorate con una tenuta d’aria superiore. Seleziona un paio di auricolari che si adattano meglio alle tue orecchie“.
Ecco spiegato in modo preciso, insomma, come un anno di evoluzione tecnologica (in abbinamento all’algoritmo Deep Neural Network) abbia pesato sui risultati ottenuti soprattutto in termini di identificazione delle voci di chiamata e riduzione del rumore di fondo:
La struttura della camera di filtraggio del rumore 6i di HUAWEI FreeBuds riduce il rumore di fondo nella gamma di frequenze medie e alte, da 1 kHz a 3 kHz, fuori dal condotto uditivo di chi lo indossa. I rumori che passano attraverso gli auricolari vengono assorbiti e attenuati nella camera di filtraggio del rumore, che è stata progettata sulla base del principio di risonanza di Helmholtz e quindi causano risonanza. Questo è particolarmente efficace per il rumore 2-3KHz, assicurando che siano efficacemente soppressi.
Tutto ciò, in termini pragmatici, si traduce nella pulizia dell’onda sonora che arriva all’orecchio, regalando un’esperienza di ascolto e di cancellazione dei rumori esterni che – in questa fascia di prezzo – si rivela decisamente soddisfacente. E i bassi? Pollice alto anche in questa direzione, sempre particolarmente sfidante per questo tipo di device, soprattutto per dispositivi di fascia media: i bassi rappresentano la base di sviluppo del suono e regalano profondità all’ascolto traducendosi immediatamente in piacevolezza ed empatia del suono, dunque ogni vantaggio marginale conseguito su questo fronte è subito percepito come un caldo abbraccio.
Altro elemento apprezzabile a livello di specifiche è nella resistenza all’acqua ed alla polvere di grado IP54: una certificazione di questo tipo è garanzia di lunga durata, soprattutto per dispositivi che per loro natura possono facilmente essere esposti a pioggia, sudore, polvere, cadute su strada e altre sollecitazioni di vario tipo. Non bastano estetica e qualità, insomma: anche il “tono muscolare” ha una sua incidenza sul medio-lungo periodo.
Hai mai avuto problemi nel giusto incastro dell’auricolare nell’orecchio? Non per tutti le forme sono infatti sempre ideali, poiché forme, ampiezze e curvature sono estremamente personali per ognuno. La forma e la dimensione dei gommini in dotazione ai FreeBuds 6i si sono rivelati validi proprio per trovare il giusto equilibrio. Chi ha sperimentato questo problema con altri auricolari ben sa quanto sia un elemento sensibile nel giudizio di un dispositivo che proprio nella solidità dell’aggancio costruisce le proprie qualità funzionali.
Durante le nostre prove è emerso infine chiaramente come anche l’autonomia sia di tutto rispetto: Huawei dichiara fino a 35 ore di ascolto (in modalità ANC OFF e sfruttando la ricarica della custodia), con ben 4 ore supplementari a fronte di soli 10 minuti di ricarica. Che sia per una giornata di lavoro o per un lungo viaggio, insomma, gli auricolari potranno restare sempre in servizio senza alcuna difficoltà: è questo un aspetto decisamente da non sottovalutare, soprattutto alla luce del fatto che poi in pochi minuti sarà semplice ripristinare la carica completa e ricominciare l’uso desiderato.
Le gesture sono quelle note: due tocchi per mettere in pausa o rispondere alle chiamate, tre tocchi per passare alla canzone successiva, tap prolungato per attivare o disattivare la modalità ANC. Scorrendo il dito, invece, si alza o abbassa il volume. Questi elementi consentono di lasciare lo smartphone in tasca e di poter viaggiare a mani libere: che siano sul volante in auto, o sui sostegni in metropolitana, o che tengano un tablet durante un viaggio, le mani potranno dedicarsi ad altro perché gli auricolari sono funzionalmente indipendenti rispetto allo smartphone e contengono tutti i controlli necessari per gestire l’esperienza d’ascolto.
Quando parliamo di “questa fascia di prezzo”, parliamo di una cifra che è stabilmente al di sotto dei 100€. Qui la migliore offerta attuale. Il prezzo non può che essere protagonista nel descrivere un device di questo tipo, poiché è proprio nel rapporto tra qualità e prezzo che si disvela il valore. Ancora una volta, insomma, pollice alto per auricolari che si confermano apprezzabili, accessibili e decisamente piacevoli all’uso. L’assenza di punti deboli nell’impianto generale, inoltre, li rende estremamente versatili, utilizzabili in ogni contesto in cui l’ascolto sia un elemento di utilità e accompagnamento.