Oltre agli smartphone, Huawei produce una serie di prodotti che esplorano nuove categorie come le UAV (Unmanned Aerial Vehicle): in tal senso si inserisce il nuovo brevetto della società e relativo ai droni.
Huawei per i droni
A giugno 2019, Huawei ha depositato un brevetto presso il CNIPA (China National Intellectual Property Administration) dal titolo “Unmanned Aerial Vehicle Identification Module and Storage Method“. Per essere approvato e pubblicato il brevetto ha però atteso un bel po’, dato che questo è avvenuto solo l’8 dicembre 2020, vale a dire un anno e mezzo dopo.
Venendo al nocciolo della questione, il brevetto descrive in dettaglio come identificare i futuri droni dell’azienda. Per chi non lo ricordasse, gli smartphone sono dotati di due identificatori fisici: MAC (Media Access Control) e IMEI (International Mobile Equipment Identity): il primo è utilizzato per WiFi e Bluetooth, mentre il secondo per le schede SIM. Poiché questi identificatori sono univoci, ogni dispositivo presenta un identificatore personale e per questo può essere facilmente riconosciuto dal sistema.
Anche i droni utilizzano identificatori simili e, come qualsiasi altro gadget, sono anche soggetti all’hackeraggio. E, proprio perchè il sistema di identificazione deve essere protetto, Huawei ha creato una nuova tecnologia (il brevetto in questione) per difendere i suoi droni. Entrando ancora di più nei dettagli, il brevetto descrive come l’identificatore e il metodo di archiviazione funzionano, così da leggere e tracciare le informazioni di un drone durante il suo intero ciclo di vita.
Come sempre, l’approvazione di brevetto non significa che il prodotto arriverà in commercio; tuttavia, se Huawei decidesse di investire in questo settore, avremmo un’altra compagnia di rilievo che parteciperà allo sviluppo dei droni.