Huawei sembra aver dichiarato che il suo sistema operativo Hongmeng, come si chiamerà l’OS del produttore in Cina, o Ark OS, come dovrebbe chiamarsi da noi, non sarà un sostituto di Android. L’OS mobile di Google, dunque, potrebbe continuare a essere impiegato nei device Huawei di prossima generazione.
Ark OS VS Android: le posizione di Huawei
La sorprendente rivelazione è arrivata dalla voce di Catherine Chen, vicepresidente e direttore del board di Huawei, secondo la quale il sistema operativo di Huawei, Hongmeng o Ark OS che sia, che il produttore cinese potrebbe presentare al mondo il prossimo 9 agosto durante la Huawei Global Developer Conference, non è stato progettato per gli smartphone. Chen avrebbe rivelato ai giornalisti dell’agenzia di stampa cinese Xinhua che Huawei intende continuare a utilizzare Android anche per i propri telefoni futuri.
Si tratta di affermazioni che confermano alcuni commenti simili che sembra aver rilasciato la scorsa settimana anche il presidente Liang Hua, secondo il quale Huawei non avrebbe ancora deciso se il sistema operativo Hongmeng verrà sviluppato come sistema operativo per smartphone in futuro. Liang ha affermato che il sistema era progettato come soluzione a bassa latenza per i dispositivi IoT, mentre Chen lo descrive come un software “per uso industriale”.
In entrambi i casi si tratta di dichiarazioni in controtendenza con quanto annunciato in precedenza, anche dal vicepresidente delle comunicazioni Andrew Williamson, che aveva suggerito che Huawei fosse in procinto di lanciare un sostituto di Google Android. Lo stesso CEO e fondatore dell’azienda, Ren Zhengfei, aveva addirittura sottolineato come Ark Os fosse più veloce di Android e MacOS, alludendo ad una sua possibile applicazione anche su router, switch di rete, computer, data center, device IoT e dispositivi domestici intelligenti, ma anche e soprattutto su smartphone.
Zhengfei aveva tuttavia sottolineato anche che all’Os Huawei manca ancora, rispetto al sistema operativo Apple o Android, un buon ecosistema applicativo. Forse questo, in aggiunta al recente allentamento degli Stati Uniti delle restrizioni commerciali su Huawei, ha fatto rivedere all’azienda i propri piani, almeno nel breve termine.