Come noto, Huawei sta lavorando attivamente ad un sistema operativo proprietario, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal sistema operativo Android di Google, soprattutto dopo il recente ban degli USA, nonostante la recente apertura.
Ark Os: quando arriverà
La presentazione del sistema operativo del produttore cinese, che si chiamerà Hongmeng Os in Cina e Ark Os nel resto del mondo, potrebbe avvenire nel corso della conferenza che Huawei ha in programma per gli sviluppatori (HDC 2019) per il 9 e l’11 agosto a Dongguan, in Cina. Si tratta di una conferenza durante la quale si parlerà di vari prodotti e servizi e, forse, anche del suo sistema operativo Hongmeng.
Intanto, in una recente intervista, il CEO e fondatore dell’azienda, Ren Zhengfei, ha espresso la convinzione che il proprio sistema operativo avrà più feature e sarà il 60% più veloce di Android di Google e lo sarà anche di MacOS X di Apple e avrà anche un’applicazione più ampia.
Ark Os VS Android e Apple OS
In particolare, secondo il manager, l’OS dell’azienda cinese potrebbe vantare un tempo di latenza, ovvero di ritardo di elaborazione, di pochi millisecondi (meno di 5). In più, mentre il sistema operativo del robottino verde di Big G trova utilizzo praticamente solo su smartphone e tablet, il CEO di Huawei ha rivelato che il sistema operativo potrebbe essere utilizzato anche su router, switch di rete, computer e data center.
Inoltre, il CEO ha aggiunto che il sistema operativo, una volta rilasciato, rappresenterà altresì una perfetta piattaforma software per l’Internet of Things (IoT), come dispositivi domestici intelligenti (la cosiddetta domotica) e veicoli automatizzati.
Tuttavia, ammette Ren Zhengfei:
Rispetto al sistema operativo Apple o Android, ci manca ancora un buon ecosistema applicativo.
Per risolvere questo problema, Huawei starebbe già lavorando allo sviluppo di alternative a Play Store e App Store e starebbe al contempo cercando di attirare sviluppatori.
Tutto questo rende ancora più evidente che si tratta di un sistema operativo al quale il colosso cinese stava lavorando già da un bel pezzo, ancora prima che il gigante tecnologico venisse messo nella black list statunitense. Il veto degli USA non ha fatto altro che far spingere il piede sull’acceleratore a Huawei, che ora sta proseguendo spedita sulla sua strada, anche dopo i segnali di apertura di Trump al summit del G20. Ark Os, o HongMeng Os, potrebbe dunque diventare una realtà molto presto, probabilmente entro l’anno.