Huawei ha appena annunciato il nuovo processore Kirin 985 5G, un SoC di punta, leggermente inferiore in termini energetici rispetto al “fratello maggiore” Kirin 990 5G che abbiamo potuto osservare sulla famiglia di device P40 e sui modelli Pro di Honor 30. Il SoC è prodotto dalla ben nota azienda taiwanese TSMC (fornitrice tra l’altro, di chipset per Apple e Qualcomm).
Huawei Kirin 985: ecco le caratteristiche
Honor 30 standard è il primo smartphone in commercio ad avere il SoC di punta Kirin 985, con supporto alla rete 5G Stand Alone e NSA; ovviamente è presente la connessione 2G, 3G, 4G. La velocità massima teorica in downlink è di 1277 Mbps, mentre in uplink arriva fino a 173 Mbps.
Confrontato con lo Snapdragon 865 di Qualcomm con integrato il modem Snapdragon X55 per la connettività 5G, Huawei afferma che sia il 40% più veloce del modello americano in downlink, mentre in uplink la percentuale sale fino al 75%.
L’azienda cinese ha ribadito che il processore è pensato per gli scenari ad alta velocità. Inoltre il Kirin 985 ha un’alta efficienza energetica; secondo il colosso, il consumo di energia in situazioni con carico pesante o con un utilizzo della connettività 5G è di 504 mA e 291 mA rispettivamente.
Il rapporto di efficienza energetica, stando ai dati dichiarati in fase di presentazione, è di 1,5 volte quello offerto dallo Snapdragon 865 con X55 integrato. Analizzando l’architettura interna invece, il SoC cinese ha una CPU octa-core, composta da un unico grande core Cortex A-76 con clock a 2,58 GHz, tre core Cortex-A76 con frequenze di clock da 2,4 GHz ciascuno, e quattro core Cortex-A55 con una frequenza bassa a 1,84 GHz. Il Kirin 985 integra inoltre, una GPU Mali-G77 octa-core, un’unità AI NPU dual core ed un’unità ISP 5.0 per l’intelligenza artificiale.
Ad oggi, solo Honor 30 standard ha a bordo il chipset Kirin 985; le varianti Pro della famiglia utilizzano il Kirin 990. Secondo diversi rumor, Huawei potrebbe adottare il SoC anche sul nuovo midrange di fascia alta, il Nova 7.