La nota azienda HTC, sebbene sembra sia scomparsa dal mercato dei mobile phone, in realtà sta lavorando a dei dispositivi molto interessanti nell’ambito dei prodotti VR di nuova generazione. Non solo Vive Cosmos, ovvero visori modulari di realtà aumentata e mista da poco presentati al mondo, ma anche altri headset di nuova generazione sono in procinto di arrivare sul mercato globale.
Stando alle parole del CEO Yves Maitre, sappiamo che questi primi prototipi, sia di visori che di cuffie, spianeranno la strada ai gadget del futuro. Di fatto, ciò che rende innovativi tali prodotti è proprio il concetto di modularità e l’integrazione con la connessione del futuro, il 5G, all’interno di questi.
Una dichiarazione dell’azienda inviata alla nota rivista online Engadget attesta proprio le nuove intenzioni che HTC ha su Project Proton. Assenti le specifiche tecniche, ma emerge chiaramente la nuova line-up: due modelli di headset, uno all-in-one e l’altro, all-in-two. Per il primo è stato utilizzato il nome di Project AIO, mentre per il secondo sarà battezzato come Proton Glass.
HTC, VR con processori stand-alone e 5G integrato
Entrambi i modelli sono dotati di telecamere con audio stereo posti sul lato frontale del device, al fine di tracciare i dati e scannerizzare il mondo esterno. Sebbene le dimensioni sembrino importanti, le visiere saranno sottili e le cuffie dovrebbero risultare più piccole e più leggere del previsto. Mancano però una serie di test sul campo per verificare quanto potranno essere invasivi nella Real Life.
Al contrario di Vive Focus, visore VR stand-alone con Snapdragon 835 all’interno, Project AIO possiede il cuore pulsante – il processore – sul retro del dispositivo, nella fascia per la testa, al fine di ridurre il peso sulla visiera e distribuire in maniera ottimale il peso complessivo per i futuri utilizzatori. Ci si domanda però se questa scelta non possa in qualche modo creare un problema per chi indosserà il device in palestra o per fare attività fisica: il sudore potrebbe infatti creare problematiche proprio per via della scelta di spostare l’unità di elaborazione sul retro dell’headset. Attendiamo ad ogni modo, nuovi sviluppi e informazioni da parte di HTC.
A proposito del Project Glass, invece, le informazioni di cui siamo a conoscenza sono decisamente poche. Avrà un processore esterno dedicato e sarà più versatile nell’utilizzo quotidiano, grazie alla modularità e al 5G che sarà integrato all’interno di questi.
Ma in che modo tale dispositivo – così come tutta la linea Vive Cosmos – potrà spodestare il mercato del VR che, fino ad oggi, è in mano a Oculus?