Per sviluppare un’acqua così realistica in Horizon Forbidden West ci sono voluti anni, lo rivela Matijs de Jonge di Guerrilla Games, durante un’intervista a GQ. Ecco le sue parole:
“I nostri ingegneri hanno speso moltissimo tempo sul rendering dell’acqua e sulla tecnologia delle onde. Probabilmente ci hanno messo degli anni…
C’è così tanto dettaglio da aggiungere alle rovine sommerse di San Francisco. Non credo che in molti abbiano notato che ogni filo di muschio è stato renderizzato individualmente.”
Di recente Horizon Forbidden West è stato mostrato da Sony nel primo gameplay trailer, durante uno State of Play dedicato alla prossima esclusiva PlayStation. Il gioco riprende le avventure di Aloy – protagonista del primo capitolo Zero Dawn – inviata alla ricerca di una frontiera misteriosa che attraversa l’estremo occidente dello Utah fino alla West Coast, per trovare la fonte di una peste misteriosa che uccide tutto ciò che infetta.
Il nuovo Forbidden West non stravolge il gameplay dinamico e già molto convincente del primo episodio, le principali novità riguardano la qualità grafica e le nuove ambientazioni, suggestive e ricche di dettaglio. Non ci stupisce che l’ambientazione subacquea abbia richiesto anni di sviluppo, il gameplay trailer evidenzia un livello di realismo senza precedenti sia in superficie che sott’acqua.
Al termine dell’evento di presentazione, Sony ha preferito mantenere il silenzio sulla possibile finestra di lancio di Horizon Forbidden West. Nei giorni scorsi Hermen Hulst, capo dei PlayStation Studios, ha comunicato di non poter garantire l’uscita del titolo entro fine anno, sebbene sia proprio questa l’intenzione di Sony.