Mentre in rete si parla sempre più della possibilità di vendita della società di Honor da parte di Huawei, è appena trapelata una notizia che attesta come il sub-brand del colosso cinese stia per lanciare un nuovo smartphone avente nome in codice Dingdang e numero di modello DNN-LX9 e che potrebbe entrar – molto presto – a far parte della linea di smartphone Honor X. Oltre a questi primi dettagli, sono emerse anche alcune immagini dei gadget dal vivo, grazie al portale di GSMArena.
Honor X: cosa sappiamo del midrange in arrivo?
Esteticamente, lo smartphone ripropone le caratteristiche tipiche di ogni classico portatile Android in commercio: blocco telecamera di forma rettangolare, design moderno ed elegante con finitura opaca e priva di elementi disturbanti e logo della compagnia in basso. Il telefono misterioso sarà disponibile in tre colorazioni (nera, verde e argentata), mentre, un jack da 3,5 mm affiancherà lo speaker posto sul frame anteriore, unitamente accanto alla porta USB di tipo C.
Ci aspettiamo che questo sia uno smartphone di fascia media con un display da 6,67 pollici; la fotocamera principale, stando a quanto si evince, dovrebbe essere una lente da 48 Mpx; sconosciuta la risoluzione delle altre tre ottiche. Ipotizziamo un modulo NFC e una batteria da 5000 mAh al seguito.
Secondo la fonte che ha condiviso tali leaks, il primo Paese in cui sarà disponibile lo smartphone sarà la Russia; il suo prezzo? 18.000 rubli, che equivalgono mediamente a 230 dollari. Successivamente, il device apparirà in altri mercati, ma non sappiamo se giungerà anche in Europa.
Huawei sembra non aver ancora intenzione di vendere Honor
Molti si chiedono quanto tempo durerà Huawei prima di cedere alle pressioni delle sanzioni statunitensi, sempre più invasive e limitanti. Ora l’azienda sta cercando di trovare delle soluzioni che possano consentirle di uscire dagli impasse in cui si trova; recentemente, il noto analista Ming-Chi Kuo ha anche affermato che il colosso cinese potrebbe preferire “andare fino in fondo” da sola, senza trascinare Honor con sé. Questo implica che venderà il suo sub-brand.
Le parole dell’analista sono state replicate dal blog cinese IT.home, che alla fine però, ha deciso cancellato la dichiarazione subito dopo. Sulla pagina Weibo di Huawei invece, è apparso un messaggio che diceva che la dichiarazione di Ming-Chi Kuo era infondata e questa volta l’analista si era sbagliato nelle sue previsioni.
Bisogna dire che questo informatore – di solito – è accurato nelle sue previsioni (al contrario di Jon Prosser ndr); ma fonti interne affermano che questa volta abbia mancato il punto. Oppure, forse, la pubblicazione cinese ha semplicemente interpretato male le parole dell’analista e si è affrettata a coprire le tracce cancellando l’articolo.
Il messaggio sulla possibile vendita di Honor ha generato una nuova ondata di polemiche e discussioni sul futuro di Huawei. Qualcuno pensa che un passo del genere sia “la cosa giusta da fare“, altri, invece, ritengono che la vendita di Honor sia praticamente una resa della compagnia. Scusate la morale melensa, ma è così; vale nella vita, così come nelle politiche di marketing, così come nella lotta alla pandemia attuale. Se c’è anche una sola possibilità di sopravvivere, bisogna restare uniti, punto.