Secondo quanto si legge da un recente rapporto trapelato online, sembra che Visionox stia ricevendo 5 ordini per 5 milioni di unità (schermi, n.d.r) da Huawei e ben 10 milioni da Honor. Il documento emerso infatti, indica che il colosso cinese e la sua ex-filiale riceveranno la nuova generazione di pannelli AMOLED del famoso costruttore di pannelli per device mobili.
Honor ordina 10 milioni di schermi AMOLED da Visionox
Secondo un rapporto di TechWeb, un insider molto vicino al fornitore avrebbe dichiarato che la società potrebbe presto ricevere 5 milioni di ordini da Huawei e circa 10 milioni di ordini da Honor per i pannelli AMOLED nel corso del 2021. Il mese scorso infatti, Visionox aveva annunciato che il suo utile netto per il 2020 è stato di circa 210 milioni di Yuan (al cambio, più o meno 31 milioni di dollari americani): questo segna un aumento, rispetto al 2019, del 227%. L’azienda ha attribuito questa crescita alla sua continua innovazione e alle crescenti richieste da parte degli OEM di telefonia cinesi (Xiaomi, OPPO, Huawei, Honor).
In particolare, Visionox è anche la società che si cela dietro il primo display prodotto in serie che supporta la fotocamera sotto lo schermo. Inoltre, ha anche un accordo esclusivo con ZTE per fornire questa particolare tipologia di schermi. La compagnia pare che fornisca display iperboloidi di fascia alta ai principali brand di telefonia.
Alcuni dei suoi principali clienti includono giganti della tecnologia cinese come Xiaomi, ZTE, Huami e anche LG della Corea del Sud. Recentemente, la società ha persino acquisito OPPO e Motorola e altri come nuovi clienti.
Nel frattempo, Honor che richiede ordini più grandi di Huawei è un chiaro segno della sua posizione attuale rispetto all’ex casa madre, la quale versa in crisi profonde per via dei ban statunitensi pubblicati durante l’amministrazione Trump. Ci domandiamo solo una cosa: non è che Honor voglia prendere, in realtà, i pannelli con la tecnologia under-display del produttore Visionox? Staremo a vedere.
Al momento, Honor sta spingendo il lancio dei suoi prodotti in Cina per affermarsi come uno dei principali marchi sul mercato cinese, ma pare che abbia mire espansionistiche in tutto il mondo.