Secondo quanto riferito, le agenzie di sicurezza statunitensi sono ancora divise sull’inserimento di Honor all’interno della Black List americana.
Honor potrebbe tornare nella Black List statunitense?
I ban USA su Huawei sono stati il motivo principale per cui la società ha venduto il suo sub brand Honor l’anno scorso. Poiché la restrizione degli Stati Uniti ha portato a un massiccio declino delle fortune della compagnia di Ren Zhengfei, Huawei ha cercato diverse opzioni per rimanere a galla, tra cui la diversificazione del suo modello di business principale e l’eliminazione di alcune delle sue unità aziendali.
La vendita del marchio Honor è sembrata un colpo da maestro poiché Huawei ha iniziato a registrare un rimbalzo nelle sue fortune e, al tempo stesso, quest’ultimo ha visto una crescita esponenziale negli ultimi mesi.
Honor, tuttavia, è stato messo sotto esame dagli Stati Uniti; si sospetta che sia ancora una parte di Huawei. La scorsa settimana, il personale di quattro agenzie americano ha cominciato a porsi molte domande in merito all’opportunità di inserire Honor all’interno delle “lista nera” del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
C’è ancora una mancanza di consenso tra le agenzie sul fatto che Honor, un’ex business unit di Huawei, rappresenti una minaccia significativa per la sicurezza nazionale del Paese.
Fonti interne hanno lasciato intendere che il Pentagono e il Dipartimento dell’Energia sono a sostegno dell’inserimento di Honor nella Black List, mentre i Dipartimenti del Commercio e di Stato si sono opposti ad una simile mossa.
Non è stata la prima volta che si è data notizia del possibile inserimento di Honor nell’elenco delle aziende “pericolose” per gli USA. Di recente, anche alcuni repubblicani della Camera avevano avanzato l’idea di estendere il ban di Huawei anche al “New Honor”. C’è un sospetto crescente, soprattutto nel circuito politico americano, che Honor sia ancora un’appendice di Huawei… o per meglio dire, “l’asso nella manica nascosto”.
Ricordiamo che l’ex casa madre ha sempre negato di avere legami con il governo cinese, così come Honor. La società stava facendo un passo avanti nella sua implementazione e sviluppo della tecnologia 5G quando è stata improvvisamente colpita dai ban di Trump nel maggio del 2019. Da allora, le sanzioni sono aumentate, passo dopo passo.
Come andrà a finire?