Il business degli smartphone di Huawei purtroppo sta calando a picco. Come oramai ben saprete, il governo statunitense ha bandito ogni tipo di collaborazione tra le società americane e l’azienda cinese. Ma Huawei, come molti altri marchi, ha adottato una strategia a doppio marchio. Per cercare di sopravvivere, si legge che la società starebbe puntando al business dei servizi cloud. Unitamente a ciò, ha dovuto vendere il suo sub-brand Honor per slegarlo da tutte le problematiche accorse alla casa madre. Ora quest’ultimo è un marchio indipendente e ciò significa che, in futuro, potrà disporre nuovamente dei servizi Google. Adesso sappiamo anche che sta collaborando con Qualcomm per la creazione del primo device con chipset Snapdragon.
Honor: finalmente si vede il sole all’orizzonte
Oggi, un giornalista del China Securities News ha appreso esclusivamente dalla catena di fornitura di smartphone Honor che la società sta attualmente portando avanti la ricerca e lo sviluppo di nuovi smartphone Honor 5G utilizzando chip Qualcomm.
Il mese scorso, secondo il rapporto “Deep Web” di Tencent, una fonte vicina a Qualcomm ha affermato che l’andamento dei negoziati tra il chipmaker americano e l’ex sub-brand di Huawei è molto ottimistico. Inoltre, abbiamo appreso che le due parti stanno per raggiungere una cooperazione di fornitura.
Inoltre, il marchio cinese prevede di rilasciare i telefoni della serie V40 nel gennaio 2021, anche se utilizzerà ancora i chip MediaTek precedentemente forniti. Abbiamo sentito dire che ci sarà più di un modello V40, al contrario di quanto si ipotizzava poco meno di un mese fa: la serie dovrebbe avere circa 4 modelli. E si dice che utilizzeranno processori realizzati da quattro diversi costruttori (presumibilmente Qualcomm, HiSilicon, Exynos e MediaTek).
Alla domanda sulla collaborazione tra Qualcomm e New Honor allo Snapdragon Technology Summit all’inizio del mese scorso, l’OEM americano ha affermato che, in qualità di nuovo partecipante al mercato, è felice e attende con impazienza la futura collaborazione con Honor.
Ad ogni modo, una cosa è chiara: Huawei ha interrotto tutti i rapporti con Honor per mostrare al mondo che non ha alcun impatto su questo marchio. Pertanto, Honor può agire come qualsiasi altro brand cinese (Xiaomi, OPPO, Vivo, OnePlus, ecc.). L’azienda dovrebbe essere in grado di utilizzare “chicche” importate dagli Stati Uniti: ci riferiamo sia ai prodotti hardware che software. Ecco perché ci sono tutte le ragioni per pensare che i futuri telefoni Honor potrebbero essere preinstallati con i servizi Google. Intanto, l’obiettivo della compagnia è quello di vendere oltre 100 milioni di smartphone nel 2021.