Quick Share potrebbe essere l’AirDrop di Samsung, appositamente pensato per smartphone Android. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma non è da escludere che il prossimo mese – durante l’evento di lancio dei suoi nuovi flagship – il colosso sud coreano possa ufficializzare anche questa nuova funzionalità. Ecco come funziona e in cosa si differenzierebbe rispetto al celebre sistema di scambio file del colosso di Cupertino.
Che cos’è Samsung Quick Share
In soldoni, dovrebbe trattarsi di un sistema di scambio rapido di file fra due smartphone Samsung vicini nello spazio fisico: esattamente quello che offre attualmente AirDrop su iPhone. Tuttavia, la nuova funzionalità offerta dal colosso sud coreano potrebbe andare oltre.
Quick Share potrebbe funzionare infatti anche utilizzando il cloud di Samsung, per permettere la condivisione rapida di file anche con altri contatti il cui dispositivo non è nelle vicinanze. In questo senso, la feature funzionerebbe praticamente in modo identico a Link Sharing, sempre di proprietà del colosso sud coreano: il servizio permette l’upload gratuito di file, la cui massima dimensione dev’essere di 1GB, che poi possono essere condivisi tramite link con chiunque desideriamo.
https://youtu.be/89LMi2ttklg
Link Sharing ha un utilizzo limitato a 2GB di dati caricati al giorno: Quick Share sembra destinato a condividere le stesse identiche limitazioni citate e dovrebbe funzionare allo stesso identico modo, ma ci sono delle importanti differenze. Il lato cloud del nuovo servizio sarebbe dedicato allo streaming di foto e video su altri dispositivi dell’ecosistema SmartThings (come le smart TV di Samsung, per intenderci) proprio attraverso l’upload temporaneo sul cloud di Samsung: non ci sarebbe alcuno scambio di link.
Fra qualche giorno scopriremo certamente di più sulla novità. Intanto, vi ricordiamo che atri produttori sono a lavoro per cercare di mettere a punto un sistema di invio rapido di file – basato sul WiFi – che permetta di non avere limitazioni legate al modello di smartphone. La stessa Google sta sviluppando il successore di Android Beam, che con Android 10 è andato definitivamente in pensione.