Motorola sarà il partner di Mario Conte, uno dei più interessanti sound designer e tra i più affermati produttori musicali nel panorama italiano, nel tour musicale che parte il 19 settembre dalle Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR – Corso Castelfidardo 18): il pluripremiato telefono cellulare Motorola ROKR E8 che si trasforma in lettore musicale con un semplice tocco sarà il protagonista insieme al performer delle piazze italiane il prossimo autunno.
“Hello, DJ?” è un live set di musica elettronica, interamente suonato tramite i telefoni Motorola ROKR E8, utilizzati come Dj-Deck e connessi a un laptop e un impianto audio, tramite un mixer da DJ. In tal modo il dispositivo si trasforma in un vero e proprio strumento da suonare e per suonare musica.
Sfruttando le capacità del telefono di riprodurre file audio precedentemente composti, la musica caricata sui cellulari viene riprodotta e costituisce la base della tessitura sonora. Contemporaneamente, i brani interagiscono sia con le normali funzioni di un telefono (suonerie, suoni delle varie funzioni, etc.), che con quelle specifiche dei telefoni Motorola ROKR E8 (viva voce, riproduzioni sintetiche di frasi pre-impostate con un voice-synthesizer), che con alcuni piccoli strumenti musicali che vengono ampliati grazie al microfono dei telefoni.
Motorola ROKR E8
Inoltre, l’interazione avviene anche con l’ambiente circostante: con la voce del musicista stesso, con le voci di persone e personaggi lontani dal luogo in cui si tiene la performance e con le voci del pubblico raccolte da un telefono che viene fatto girare per la sala. Tutta la performance è gestita e mixata live dal musicista e produttore napoletano Mario Conte tramite un computer portatile che permette di controllare lo show e anche di distorcere o processare suoni e voci dei telefoni e del pubblico.
“Il Motorola ROKR E8 mi offre una nuova occasione di sperimentazione” – afferma Mario Conte – “E’ stimolante l’utilizzo di mezzi non convenzionali per produrre musica: oggetti ed elementi del nostro quotidiano come macchine da lavoro, suoni degli ambienti che ci circondano e in questo caso dei telefoni cellulari; tutto può diventare musica o strumento per produrla! Avere la possibilità di coinvolgere direttamente il pubblico nella performance, che grazie ai telefoni ne diventa interprete, poi, mi permette di superare il classico rapporto esecutore-ascoltatore; forse è questo per me l’aspetto più interessante di questa esperienza”.