Pochi giorni fa, un utente su Weibo ha rivelato quello che sarà il piano di Huawei per l’adozione di HarmonyOS sui propri device. Secondo la fonte, si partirà dai telefoni con il Kirin 9000 a bordo e terminerà con i dispositivi aventi SoC Kirin 710. Oltre al sistema operativo proprietario, i fan attendono ad alta voce il nuovo Mate 40; in tanti sperano di vedere i flagship con HarmonyOS all’interno pronto all’uso, ma pare che questi avranno una brutta sorpresa. Lo scopo del colosso cinese è quello di costruire un terzo grande ecosistema che sia in grado di resistere ad iOS e Android.
HarmonyOS: pronto ad approdare sui device, ma non ora
Il 3 ottobre scorso, un blogger ha spiegato quello che sarà il processo di adozione del nuovo s.o. per smartphone Huawei; il blogger, noto insider del mondo Huawei, ha specificato che il primo lotto di prodotti ad adoperarlo sarà quello con i telefoni aventi Kirin 9000; si passerà ai device con Kirin 990 5G e 4G, seguiti da quelli aventi Kirin 985 e 820. Si arriverà poi ai telefoni con Kirin 980, Kirin 810 ed infine, Kirin 710. Se ci pensate, la sequenza è alquanto logica.
Il Kirin 9000 è il primo chipset a 5 nanometri realizzato da TSMC per HiSilicon e farà la sua comparsa a bordo della nuova gamma di smartphone premium; purtroppo, sarà anche l’ultima CPU realizzata dal chipmaker taiwanese per conto di Huawei,
Il firmware coprirà quindi gadget con processori costruiti a 5 nanometri, così come a 7, 8 e perfino 12 (il Kirin 710). Bisogna notare che non tutti i modelli di telefoni utilizzano elementi proprietari; ci sono alcuni telefoni di fascia bassa che godono di CPU MediaTek o Qualcomm; al momento non sappiamo se avranno HarmonyOS o meno.
Il nuovo firmware proprietario del gruppo cinese ha fatto la sua prima apparizione alla Huawei Developer Conference (HDC) del 2019. Nel 2020, circa un mese fa, è uscita la release di seconda generazione, con tante belle novità rispetto alla prima iterazione. Per esempio, citiamo che il presidente di Huawei Consumer Business Wang Chenglu ha annunciato ufficialmente la catena di strumenti completa della piattaforma di HarmonyOS, incluso il framework principale, oltre 13.000 API, tool per sviluppatori DevEco, compilatori e distributori Ark. Dulcis in fundo, il software sarà open-source.