Il gigante manifatturiero cinese, Huawei, sta lavorando al suo HarmonyOS da un paio d’anni. Anche prima dell’annuncio ufficiale di questo nuovo sistema operativo, sembra che lo sviluppo di questo software fosse in cantiere da diverso tempo.
HarmonyOS si concentrerà sul mondo IoT
Mentre altri dispositivi ora supportano questo sistema, dobbiamo ancora vederlo sugli smartphone. Per renderlo compatibile con gli smartphone, il sistema necessita di alcuni aggiornamenti. Questo è ciò su cui il brand cinese sta attualmente lavorando. Alla fine del mese di marzo, il colosso cinese ha rilasciato HarmonyOS Beta3.0 per gli sviluppatori.
Un nuovo rapporto di un blogger su Weibo mostra che questa release sarà dotato di una funzione “Super Terminal”; dovrebbe consentire agli utenti di connettere fra loro automaticamente tutti i telefoni cellulari, batterie, tablet, altoparlanti, computer, fotocamere e altri dispositivi intelligenti nelle vicinanze che utilizzano HarmonyOS. Con questa connettività rapida e senza interruzioni, il software potrà facilmente creare uno scenario di lavoro collaborativo.
Ci sono state segnalazioni secondo cui HarmonyOS si concentrerà sull’Internet of Things (IoT). Una volta che due dispositivi con HarmonyOS saranno posti vicini, basterà poco o nulla per collegarli fra loro. Dal vostro telefono cellulare potrete inviare facilmente i contenuti a computer, tablet posti nelle vicinanze.
Il leaker ritiene che questa funzione sia importante anche per la funzione “collaborazione multi-end e circolazione multi-end” di Huawei in HarmonyOS. Secondo Yu Chengdong, gli smartphone di punta di Huawei vedranno comparire l’aggiornamento al nuovo firmware nel mese corrente. Nello specifico, ci sono rapporti che prevedono che il rollout inizi ufficialmente il 14 aprile.
HarmonyOS verrà utilizzato solo da Huawei?
Certamente no. HarmonyOS di Huawei è un progetto open source proprio come Android. Tuttavia, Huawei, il creatore di questo sistema, dovrà prima utilizzarlo prima di donarlo ad altri OEM. Con l’attacco alle società cinesi come Huawei e ZTE da parte degli Stati Uniti, c’è il rischio che altri costruttori vogliano optare – in futuro – su software di terze parti privi di legami con il firmware americano.