Alla precedente conferenza di lancio dei nuovi flagship P50, Huawei ha lanciato due versioni di questa gamma. Da un lato il P50 vanilla ha un solo processore, lo Snapdragon 888 4G. Dall’altro lato, il P50 Pro viene fornito con due SoC e gli utenti possono optare per il modello Snapdragon 888 LTE o per la variante con HiSilicon Kirin 9000 4G. Segnaliamo che la prima versione della gamma arriverà a settembre. Ma non è questa la parte più interessante della storia. L’iterazione SND888 del p50 Pro P50 farà il suo debutto con il sistema Harmony OS 2.1. Quindi, vedremo come si comporterà l’ultima build del sistema operativo del colosso cinese con un chip Qualcomm.
HarmonyOS: un po’ di storia
Nel 2019, alla Huawei Developer Conference nota come HDC, Huawei ha scoperto un sistema operativo sviluppato autonomamente chiamato Harmony OS.
La versione di Harmony OS 1.0 di prima generazione supportava solo schermi intelligenti (Smart TV). Ma non era quello l’obiettivo di Huawei.
L’anno successivo, durante la HDC 2020, l’azienda ha mostrato Harmony OS 2.0. Questa versione supportava più piattaforme, inclusi i tanto attesi smartphone.
Pochi mesi dopo, a dicembre 2020, Harmony OS 2.0 ha finalmente iniziato ad approdare su alcuni device del brand. Ad oggi, ci sono state fin troppe beta. E dopo mesi di test, la società ha iniziato a distribuire questo software su alcuni telefoni Huawei selezionati tramite aggiornamenti OTA.
HarmonyOS 2.1: quali saranno le novità?
Per quanto riguarda Harmony OS 2.1, alla fine del mese scorso, quando l’OEM cinese ha presentato gli smartphone P50, il produttore ha parlato anche di alcune nuove funzionalità di questo sistema. Secondo il colosso, le suddette features miglioreranno utente complessiva rispetto alla versione precedente. Ma ancora, non siamo a conoscenza delle novità di cui sarà dotato.
Secondo i rapporti ufficiali dell’8 luglio, Harmony OS era in esecuzione su 30 milioni di dispositivi. Pertanto, l’azienda ha già raggiunto il 10% del suo obiettivo; di fatto, aveva pianificato di raggiungere i 300 milioni entro la fine dell’anno. Ma non tutti i modelli dovrebbero essere telefoni lanciati da Huawei.
Ci sono tutte le ragioni per pensare che la società raggiungerà l’obiettivo in tempo, ma c’è ancora molto lavoro da fare.