Alla fine ha vinto DAZN: con il solo voto contrario di Sampdoria, Genoa, Crotone e Sassuolo la Lega Calcio ha approvato la proposta da 840 milioni di euro a stagione per i prossimi tre campionati. Con questa decisione viene stabilita una svolta epocale per il Calcio della nostra Serie A: un gruppo attivo nello streaming online di eventi sportivi conquista i diritti delle partite con il voto favorevole di Atalanta, Benevento, Bologna, Cagliari, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Roma, Spezia, Torino e Udinese.
Il Calcio va su DAZN
Il campionato di Calcio di Serie A potrà essere dunque visto nelle prossime tre stagioni su smartphone, tablet, pc e smart tv: è questo il perimetro nativo di una applicazione come DAZN che nel giro di un paio d’anni si è conquistata un ruolo da protagonista in quello che è lo sport principale del nostro Paese.
Nello specifico DAZN conquista i diritti su 10 partite, 7 delle quali in esclusiva. I diritti di co-esclusiva sulle 3 partite restanti saranno attribuiti nella giornata di lunedì ed in corsa vi sarebbero Mediaset (ipoteticamente in partnership con TIM) e Sky. Comunque vada, insomma, il quadro generale dei diritti tv sarà fortemente sconquassato dall’ingresso di nuovi attori quali DAZN e Amazon i quali (il primo per il campionato e il secondo con le coppe europee) traghettano il calcio verso lo streaming e fuori dalle offerte satellitari. Un cambio di paradigma che inciderà, inevitabilmente, in modo sostanziali su abitudini di consumo, tipologia di offerta e offerte di connettività.
Guardare una partita su smartphone può comportare consumi fino a 1 Giga, mentre guardare lo streaming in tv richiede connessioni a banda larga di cui non tutte le zone d’Italia godono appieno. Questa decisione sarà probabilmente un forte acceleratore anche in questo senso, portando a più Giga e più Mbps sui contratti di milioni di appassionati.