Guerra Russia-Ucraina: da WhatsApp arriva l'allarme scorte alimentari

In un periodo di incertezze a causa della guerra tra Russia e Ucraina, WhatsApp è diventato il veicolo di allarme invitando a fare scorte alimentari.
Guerra Russia-Ucraina: da WhatsApp arriva l'allarme scorte alimentari

La guerra tra Russia e Ucraina sta spaventando un po’ tutti, in ogni parte del mondo. L’Ucraina è una delle maggiori produttrici di tantissimi alimenti fondamentali nella dieta mediterranea tra cui grano, mais e olio di semi di girasole e di mais. Non solo, ma tantissimi altri prodotti sono solitamente importati da questo Paese. Ciò sta generando un panico diffuso che porta molte persone a fare scorte alimentari. Il mezzo di comunicazione preferito di queste Catene di Sant’Antonio è WhatsApp.

Esistono infatti diversi messaggi che, inoltrati più e più volte, diventano un vero veicolo di panico per molti utenti. Questi a loro volta, pensando di fare un favore ad amici e parenti, li inviano nuovamente tramite WhatsApp. Ovviamente, il periodo ci porta a essere particolarmente attenti e premurosi, complici anche le manifestazioni degli autotrasportatori per il recente caro benzina insostenibile.

Tuttavia, occorre prestare attenzione affinché chi riceve questi messaggi di allerta non finisca vittima di un circolo vizioso che si trasforma in una vera e propria bufala. Scopriamo insieme quali sono i messaggi che in questi giorni stanno invadendo le chat di WhatsApp generando timori e paure.

Il messaggio WhatsApp sulle scorte alimentari

Purtroppo, WhatsApp è ancora una volta diventato strumento per la diffusione di fake news generalizzate sul tema della guerra Russia-Ucraina e manifestazioni degli autotrasportatori a causa dei recenti aumenti sul prezzo del carburante. Questi messaggi, sono realizzati solo ed esclusivamente per giocare su dubbi e paure che le persone oggi già hanno a causa delle situazioni emergenziali che stiamo vivendo. L’obiettivo solitamente è quello di rendere un semplice messaggio qualcosa di virale.

Ecco quello che in questi giorni si sta diffondendo tra le chat di WhatsApp e che riguarda proprio la guerra tra Russia e Ucraina:

Un caro amico che lavora al supermercato mi ha detto che per la questione russa saliranno alle stelle i prezzi di farina pasta pane in cassetta e olio di semi, mi ha consigliato per questo motivo di fare scorta.

Insieme a questo, molti utenti ne hanno anche segnalato uno a tema autotrasportatori e scioperi:

Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima.

Si tratta di due messaggi diffusi tramite WhatsApp che nel giro di pochi giorni sono già diventati virali. Siccome trattano argomenti di portata importante, è possibile che in un certo qual modo contengano un fondo di verità? È necessario preoccuparsi davvero?

La parola agli esperti

Sono molti a essere preoccupati per questi e altri messaggi che in queste ore si stanno diffondendo su WhatsApp e su molti social network, tra cui Facebook. A rispondere, tranquillizzando tutti i consumatori, è uno dei punti vendita Coop.Fi. Questa catena di supermercati ha introdotto una vendita razionata di alcuni alimenti che, in casi del genere, solitamente sono protagonisti di acquisti compulsivi. Ecco cosa ha riferito l’azienda:

Al momento non emerge alcun rischio relativo alla mancanza di prodotti nei propri supermercati a causa della guerra in corso in Ucraina. Tuttavia, alla luce di diversi episodi di accaparramento che si sono verificati nei punti vendita Coop.fi da parte di alcuni operatori commerciali, la Cooperativa ha deciso di mettere un limite all’acquisto di 4 pezzi per carta socio per olio di semi di girasole, farina e zucchero. Prodotti di largo consumo quotidiano. Una decisione che vuole tutelare da eventuali rischi speculativi tutti i soci e clienti che ogni giorno fanno la spesa nei punti vendita Coop.fi.

Stessa decisione l’ha presa anche Lidl che ha deciso di introdurre un limite di acquisto per determinati prodotti. Ecco un elenco di quelli che il discount avrebbe limitato all’acquisto a un tot numero di pezzi:

  • Frutta sciroppata: massimo 5 pezzi;
  • Verdure sott’olio e sottaceto: massimo 5 pezzi;
  • Conserve di pomodoro: massimo 5 pezzi;
  • Legumi in scatola: massimo 5 pezzi;
  • Carta igienica: massimo 3 pezzi;
  • Tovaglioli e carta casa: massimo 3 pezzi;
  • Olio di semi 1 litro (mais, girasole, colza, arachidi, semi vari): massimo 3 pezzi;
  • Olio di semi 5 litri: massimo 1 pezzo;
  • Carne in scatola: massimo 3 pezzi;
  • Omogeneizzati per bambini: massimo 3 pezzi;
  • Farine: massimo 3 pezzi.

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