Gruppo di studio in Francia per i dispositivi anti cellulare

Dopo la proposta di legge dello
scorso anno che intendeva introdurre l’utilizzo di dispositivi per il bloccaggio
dei cellulari in determinate zone, l’ART,
l’autorità francese sulle telecomunicazioni, ha disposto la creazione di una
commissione ad hoc, per studiare i possibili utilizzi di tali dispositivi in
vista di una futura entrata in vigore del provvedimento.

A seconda delle discussioni interverranno
presso la commissione ministri, rappresentanti degli operatori mobili, rappresentanti
dei consorzi teatrali e cinematografici. Il tutto servirà a tirare le somme
per verificare una possibile introduzione di tali dispositivi.

I problemi principali legati a
tale introduzione sono quelli prettamente concernenti la sicurezza, che secondo
i detrattori di tale apparecchi, verrebbe meno in caso di bisogno, vista l’impossibilità
di usare il telefonino. La commissione valuterà se la presenza di un determinato
numero di apparecchi telefonici pubblici all’interno dei luoghi schermati possa
effettivamente venire incontro a tale problematica.

Si dovrà valutare con attenzione
la portata di questi dispositivi, onde evitare di schermare zone o luoghi al
di fuori dell’area da proteggere. Infine si dovrà tenere conto delle legittime
proteste degli operatori, che si vedono negare la possibilità di lavoro pur
pagando una concessione governativa che ammette il contrario. Fino alla fine
delle discussioni del gruppo di lavoro i dispositivi di bloccaggio resteranno,
comunque, proibiti su tutto il territorio francese.

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