Google Tensor non riesce a battere il processore di Apple di tre anni fa, il Bionic A12, nei benchmark, ma attenzione: questo non è un punto debole. Vediamo perché.
Google Tensor è più lento di un SoC Apple di tre anni fa
Gli ultimi punteggi di Geekbench 5 per il nuovo processore Google Tensor sono arrivati e sicuramente sembrano essere deludenti per un fiore all’occhiello del 2021, la serie Pixel 6. Il chip è stato battuto dall’Apple A12 Bionic, un SoC presente nella serie iPhone XS lanciata nel lontano 2018.
Il confronto delle prestazioni è stato fornito da 9lekt su Twitter (tramite WCCF Tech) e mostra che il Tensor ha ottenuto un punteggio di 1012 e 2760 nei test single-core e multi-core. Quest sono dati molto più bassi dei punteggi di 1117 e 2932 per l’Apple A12 Bionic.
Google Pixel 6 Pro (2021) vs iPhone XS Max (2018) Geekbench result
No comment🤐 pic.twitter.com/a11E4EqAhQ— S PAIN (@9lekt) October 24, 2021
In altre parole, la CPU di tre anni di Apple ha battuto l’ammiraglia Tensor di BigG sia a livello di prestazioni single-core che multi-core. Ma non è tutto. Il Tensor è già più lento rispetto al processore Snapdragon 888 che si trova sulla maggior parte delle ammiraglie Android 2021, quindi si può definire la situazione come “un doppio smacco”.
Tuttavia, tutto questo era abbastanza prevedibile considerando le voci pre-lancio che avevano rivelato i piani di Google erano diversi per il suo SoC Tensor. Inoltre, i risultati dei benchmark trasmettono solo metà della storia e non sono in alcun modo un indicatore delle prestazioni del mondo reale. Ciò che più conta è l’ottimizzazione del software e l’implementazione di Android di Google è nota per essere una delle esperienze software più accattivanti in circolazione.
Con il controllo di Google su hardware e software, combinato con i miglioramenti apportati con Android 12, è probabile che Pixel 6 e Pixel 6 Pro dispongano delle medesime prestazioni viste sulle altre ammiraglie Android e iOS.
Inoltre, è noto che i chip di punta Qualcomm e Mediatek si surriscaldano in maniera eccessiva su alcuni dispositivi e Google potrebbe quindi aver sacrificato le prestazioni per rendere il Tensor più “fresco” e offrire così una migliore durata della batteria. Anche se questo resta da vedere.
Ultimo ma non meno importante, il Tensor ha già dimostrato la sua abilità nel reparto GPU. In realtà ha battuto tutte le attuali ammiraglie Android nonostante le mediocri prestazioni della CPU.
Google Tensor Soc GPU performance is the best of any Android soc so far.
Now only question left is efficiency and sustained performance.
Source: https://t.co/qlYznHEXUO#GooglePixel6 #GooglePixel6Pro pic.twitter.com/Fz28CRhR4X— Golden Reviewer (@Golden_Reviewer) October 24, 2021
Google potrebbe quindi avere obiettivi completamente diversi con il suo nuovo SoC. L’azienda californiana aveva già dimostrato con il suo evento di lancio di Pixel 6 che l’obiettivo principale di Tensor fosse l’elaborazione rapida di algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning. Con funzionalità come la digitazione vocale ultraveloce ed efficiente, l’elaborazione avanzata della fotocamera e altro ancora, è chiaro che l’OEM di Mountain View sta lavorando per rendere l’utilizzo dello smartphone più intelligente che mai.