Secondo quanto si legge in rete, sono in arrivo altri chip proprietari in casa Google, questa volta per PC portatili Google Chromebook e tablet.
Google Tensor e non solo
Il viaggio di Google nella creazione dei propri chipset è iniziato alcuni anni fa quando ha annunciato il flagship Pixel 2. L’ammiraglia del 2017 aveva un SoC di immagini personalizzato chiamato Pixel Visual Core, un’unità di elaborazione ad 8 core. Tale elemento è stato quindi sostituito dal Pixel Neural Core presente nella gamma di prodotti del 2019.
Per la prossima line-up di device premium, Google spedirà il duo di smartphone di punta con il proprio System on a Chip (SoC) personalizzato chiamato Tensor. Un nuovo rapporto ha rivelato che questo è il primo di numerosi altri processori in arrivo.
È stato riferito che BigG prevede di annunciare le proprie CPU che alimenteranno i Chromebook e i tablet basati su Chrome OS a breve. La notizia arriva dal portale di Nikkei Asia e vengono citate tre ben tre fonti del settore. Queste CPU dovrebbero iniziare a essere implementate nel 2023, anche se Google ha rifiutato di confutare la questione.
I processori di Google saranno basati sull’architettura ARM proprio come quella di altre società di chip come MediaTek e Qualcomm. Il vantaggio di utilizzare il proprio chip include la possibilità di personalizzare più facilmente le funzionalità per i dispositivi che lo adottano.
Il capo analista di Isaiah Research, Eric Tsang, che ha parlato con Nikkei Asia, ha affermato che mentre l’uso del proprio chip si tradurrà in una migliore integrazione software e hardware, l’attività di creazione del suddetto SoC richiede molti investimenti e impegni a lungo termine.
Anche Peter Hanbury, un partner di Bain & Co., una società di consulenza, condivide opinioni simili. Ha citato il costo associato allo sviluppo di un SoC che sembra essere di circa $ 500 milioni per un processore a 5 nm e $ 50 milioni per una CPU a 28 nm.
Mr. Tsang al contrario, ha affermato che i nuovi utenti dovranno competere con le aziende più vecchie e più affermate per le capacità di produzione. I disguidi nella produzione possono comportare l’arrivo dei prodotti in ritardo rispetto a quanto pianificato.