Quello di produrre smartphone pieghevoli è ormai ufficialmente il trend del futuro e Google non poteva rimanere inerte a guardare questa evoluzione del mercato. Big G sembra dunque aver deciso di produrre un proprio smartphone pieghevole, o almeno questo è quanto fa presupporre il brevetto depositato dal colosso di Mountain View.
Il brevetto per un display pieghevole di Google
Solitamente Google non produce da sé l’hardware per i propri smartphone e, per quanto concerne i dispositivi pieghevoli, finora il colosso si era concentrato sugli aspetti software, aggiungendo il supporto Android per i display pieghevoli lo scorso novembre e lavorando con Samsung per garantire che Android funzionasse come sistema operativo Galaxy Fold.
Eppure di recente sembra che l’azienda stia mostrando interesse anche per l’aspetto hardware e abbia presentato domanda di brevetto per un display pieghevole che ricorda da vicino i pannelli visti su Huawei Mate X e Samsung Galaxy Fold. Le immagini relative al brevetto mostrano un metodo per la costruzione di un pannello OLED che può essere piegato ripetutamente su sé stesso. Il display mostrato sembra potersi piegare in due punti diversi – un “display Z-fold” – senza rompersi, grazie ad un probabile minor numero di strati necessari per la costruzione dello schermo del dispositivo.
Il futuro dei dispositivi pieghevoli
Da chiarire che il fatto che Google abbia depositato questo brevetto non significa necessariamente che produrrà realmente uno smartphone Z-fold. Probabilmente Big G resterà alla finestra per un po’, per verificare l’effettivo riscontro da parte degli utenti verso questo tipo di dispositivi, anche in relazione alla loro effettiva durata e resistenza nel tempo. Si tratta dunque di un campo ancora tutto da esplorare ma al quale, evidentemente, non solo gli appassionati del settore mobile guardano con interesse, ma anche colossi come Google.
Tra l’altro nel brevetto depositato da Google non viene menzionata neanche una volta la parola “telefono”, ma si fa riferimento unicamente ad un display che potrebbe essere usato dai “moderni dispositivi informatici“. Dunque chissà se Google, una volta verificato l’effettivo successo sul mercato dei dispositivi pieghevoli, non intenda produrre un tablet o addirittura un laptop con questa tecnologia, oltre ovviamente ad un possibile smartphone.