Google resuscita Google+

Cambia il social network di Mountain View. Puntando sulle funzioni preferite dagli utenti.

Aria di cambiamento per Google+: l’azienda di Mountain View ha deciso di rinnovare profondamente l'approccio scelto per il suo social network, puntando sulle funzioni che fino a questo punto hanno raccolto l'approvazione del pubblico. Non molte, a dire il vero: sono essenzialmente due, le Collezioni e le Comunità.

 

 

 

Queste due funzioni di Google+, Collezioni è stata lanciata solo da pochi mesi, sono quelle che hanno raccolto un reale interesse da parte degli utenti: servono a raccogliere le persone attorno a interessi comuni, costituendo una soluzione efficace per mettere in comunicazione i fan dello stesso show televisivo o permettere a chi possiede una competenza specifica di raccontare al pubblico il suo hobby o il suo lavoro. Secondo i dati snocciolati da Big G, le Community viaggiano al ritmo di 1,2 milioni di iscrizioni al giorno e addirittura le Collection vanno anche meglio: motivo sufficiente per riorganizzare l'intero social attorno a queste funzioni.

Per arrivare a questa risoluzione, Google ha chiamato a raccolta alcuni degli utenti più assidui di G+: li è andati a trovare a casa, li ha invitati al Googleplex e presso altre sue sedi, ha ascoltato quali erano i loro suggerimenti e ha fatto indagini per capire cosa funzionava già sul suo social. Sulla scorta di quanto ha ascoltato, ha deciso di rivedere l'impostazione stessa di tutta la piattaforma: ora l'interfaccia ruota attorno alle già citate comunità e alle collezioni, in perfetto stile bidimensionale come Material Design impone, e l'intera home page è stata rivista di conseguenza per mettere in evidenza i contenuti più seguiti.

Negli ultimi mesi Google ha rivisto profondamente il proprio approccio a G+: Foto, una funzione fondamentale soprattutto per gli smartphone Android, è stata gradualmente marginalizzata nel social e trasformata in un servizio separato per meglio rispondere alle esigenze strategiche del mobile di casa. Il destino di G+ non pare comunque quello di venire abbandonato ad una lenta agonia: Google sta lavorando ancora al suo sviluppo.

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