Google ha appena affermato che il radar Soli dei precedenti Pixel e la Motion Sense ritorneranno a breve, forse anche su un telefono. Se vi ricordate, il Pixel 4 (device da oltre 799 €) aveva all’interno un radar integrato (Soli); il nuovo Pixel 5 (più economico con i suoi 629 €) invece no.
Google: vedremo le feature su un device o sul termostato Nest?
Abbiamo visto come l’azienda abbia tagliato i costi di produzione per il suo smartphone top di gamma, relegandolo ad un device midrange premium (forse proposto ad un prezzo leggermente esagerato). Dall’analisi della scheda tecnica infatti, non solo vediamo un processore da mediogamma (lo Snapdragon 765G) ma notiamo anche l’assenza delle gestures che si ottenevano con la Motion Sense, del sensore per lo sblocco con il volto (che in precedenza non ha mai funzionato a dovere…), del chipset Neural Core e adesso anche del radar Soli.
Da una parte, è vero che Pixel 5, stando a quanto affermano gli ingegneri e gli sviluppatori, è stato ottimizzato al meglio, tuttavia qualche dubbio e perplessità la abbiamo anche noi. Al di là dell’estetica più moderna sul pannello anteriore, grazie alle cornici ridotte e alla selfiecam posta sull’angolo sinistro dello schermo, la società americana sembra aver fatto numerosi passi indietro con il suo dispositivo. Pensiamo solamente alla back cover ospitante un fingerprint fisico decisamente anacronistico per un prodotto che ha un prezzo di listino di oltre 600 €.
Tornando alla questione relativa all’ipotetico ritorno del radar e delle gestures, vediamo che il capo dell’hardware di BigG Rick Osterloh afferma ai microfoni di The Verge che tali features “verranno utilizzate in futuro“. L’uomo aggiunge che, al momento, questi erano degli elementi troppo costosi per il device che l’azienda voleva attualmente portare sul mercato.
Attenzione però, Osterloh non ha riferito testualmente che potrebbero arrivare su un inedito device; in particolare, da un recente documento trapelato sul portale della FCC si ipotizza che il radar e la Motion Sense possano venir integrati a bordo di un termostato Nest ancora sconosciuto.
Ovviamente, lo diciamo con tutto il cuore, non crediamo che vi strapperete i capelli per l’assenza delle meravigliose e acrobatiche gestures che abbiamo avuto modo di conoscere con il Pixel 4 e che abbiamo ritenuto essere divertentissime se si sceglie di utilizzarle in un contesto circense. Senza considerare che, il precedente top di gamma era ricco di funzionalità eccezionali paventate come rivoluzionarie e che poi, all’atto pratico, risultavano essere inutili o imprecise.
Vi dice niente la storia dei sensori per il riconoscimento facciale che permettevano agli utenti di sbloccare il device con gli occhi chiusi? Oppure ancora: un ultimo esempio ancora più provocatorio: la strepitosa piattaforma Google Stadia, piena di promesse e di aspettative, prontamente deluse una dopo l’altra?