Google Pixel, arriva la nuova funzione che avvisa se un'app è sospetta

Si chiama Live Threat Detection ed è attesa per i dispositivi Google Pixel. Tramite i modelli AI on-device, identifica comportamenti anomali delle app.
Google Pixel, arriva la nuova funzione che avvisa se un'app è sospetta

Live Threat Detection: questo è il nome della nuova funzionalità Play Protect presentata da Google all’I/O di maggio e che ora sta per arrivare sui dispositivi Android, a partire dalla gamma Pixel. Il suo obiettivo è quello di sfruttare i modelli AI on-device per proteggere gli utenti da app sospette.

Ti avvisa in tempo reale delle attività sospette

Come funziona la nuova funzionalità? Il suo scopo è quello di analizzare il modo in cui le app interagiscono con le autorizzazioni più sensibili (ad esempio la rubrica o i messaggi) e le altre app, per identificare quelle potenzialmente dannose.

Quando rileva un comportamento sospetto, Live Threat Detection avviserà gli utenti in tempo reale, invitandoli a intraprendere azioni immediate per proteggere i propri dispositivi. La funzionalità invierà una notifica quando trova un’app non sicura, con un collegamento a Play Protect per aiutare gli utenti a rimuoverla dai propri dispositivi.

Google afferma che la funzionalità può identificare anche quelle app che “riescono a nascondere il proprio comportamento, oppure restano inattive per un po’ di tempo prima di avviare attività sospette”. Live Threat Detection si concentrerà inizialmente sulle app che raccolgono dati personali senza il consenso dell’utente, ma Google prevede di estendere l’attività di rilevamento ad altre tipologie in futuro.

L’azienda ha inoltre assicurato, naturalmente, che Live Threat Detection non raccoglierà alcun dato dell’utente e utilizzerà i modelli AI presenti sul dispositivo per analizzare il comportamento anomalo delle app, in modo da preservare la privacy. La nuova funzionalità è in fase di distribuzione tramite Google Play Protect sui modelli Pixel – a partire da Pixel 6 fino ai più recenti. Nei prossimi mesi sarà poi il turno dei dispositivi Android di altri produttori.

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