Il nuovo Google Pixel 9a è ufficiale: AI per tutti

Tutto su Pixel 9a: il nuovo smartphone Android di Google è ufficiale con Tensor G4, display da 6,3 pollici, AI e una colorazione inedita.

Ci siamo: Pixel 9a è ufficiale. Il nuovo smartphone Google non delude le aspettative, ereditando alcuni punti di forza dei suoi fratelli maggiori già sul mercato dall’estate scorsa e proponendosi al lancio con un prezzo che farà gola a molti. Così come già accaduto con i suoi predecessori, mira a conquistare la fascia media dell’ecosistema Android.

Tutto su Google Pixel 9a

La visione del gruppo di Mountain View è chiara: lanciare un dispositivo budget friendly rispetto ai top di gamma, non costringendo però ad accettare compromessi, soprattutto per quanto riguarda le funzionalità e la longevità. Sono infatti presenti sia il supporto nativo all’intelligenza artificiale (ormai immancabile) sia la garanzia di poter ricevere almeno sette anni di aggiornamenti, così da poter contare su un telefono sempre nuovo, senza dimenticare l’autonomia dichiarata fino a 30 ore con una sola ricarica della batteria.

Considerando la fascia di prezzo in cui si inserisce, la linea a sembra finalmente aver resuscitato quello spirito che, chi segue l’ambito mobile da molto tempo, non faticherà a ricordare negli smartphone della famiglia Nexus, capaci all’epoca di lasciare il segno.

Le specifiche tecniche

Diamo uno sguardo alle specifiche tecniche in dotazione al Pixel 9a.

  • Display Actua da 6,3 pollici con pannello pOLED, risoluzione 2424×1080 pixel (20;9, 422 ppi), frequenza di aggiornamento da 60 a 120 Hz, luminosità fino a 2.700 nit, supporto HDR, profondità colore 24-bit e vetro Corning Gorilla Glass 3;
  • processore Google Tensor G4 con coprocessore Titan M2 per la sicurezza;
  • 8 GB di RAM;
  • 128 o 256 GB di memoria interna;
  • fotocamere posteriori da 48 megapixel (grandangolo 82°, f/1.7, OIS e CLAF, Super Res Zoom fino a 8x) e da 13 megapixel (ultragrandangolo 120°, f/2.2);
  • fotocamera frontale da 13 megapixel (ultragrandangolo 96,1°, f/2.2);
  • connettività 5G con supporto eSIM, Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3, NFC, GPS (Dual Band GNSS, GPS, GLONASS, Galileo, Beidou, QZSS, NavIC);
  • lettore di impronte digitali e riconoscimento facciale;
  • certificazione IP68;
  • batteria da 5.100 mAh con porta USB-C 3.2 e ricarica rapida;
  • dimensioni 154,7×73,3×8,9 millimetri, peso 185,9 grammi;
  • colorazioni: Rosa peonia, Nero ossidiana, Grigio creta, Iris.
La nuova colorazione Iris di Google Pixel 9a

La nuova colorazione Iris di Google Pixel 9a

Novità per le fotocamere

In anteprima rispetto alla presentazione di oggi, abbiamo avuto modo di partecipare a un incontro nella sede milanese di Google per dare uno sguardo da vicino a Pixel 9a, intervistando Isaac Reynolds, Product Manager del team Pixel Camera. Ci ha spiegato come bigG abbia puntato molto sulle novità del comparto fotografico.

A livello di funzionalità si segnala l’introduzione di Macro Focus e Add Me. Si occupano esattamente dei compiti suggeriti dai loro nomi: la prima di catturare anche i dettagli più piccoli di quanto inquadrato, la seconda invece di aggiungere una persona allo scatto, facendo leva sull’AI in fase di post-produzione.

Si aggiungono poi Night Sight per la fotografia notturna e Astrophotography che cattura una breve clip delle stelle in cielo, mentre Real Tone rende al meglio ogni tonalità della pelle, sia nelle immagini sia nei video.

La doppia fotocamera posteriore dello smartphone

La doppia fotocamera posteriore dello smartphone

Progettato per l’AI con Gemini a bordo

L’intelligenza artificiale è di importanza centrale nell’economia di un dispositivo come Pixel 9a. Non potrebbe essere altrimenti, in linea con il trend del mercato mobile e con l’impegno del gruppo di Mountain View su questo fronte.

Restando in tema di fotografia, ci sono anche funzionalità come Best Take che assembla automaticamente le porzioni di diversi file per creare l’immagine di gruppo perfetta, Photo Unblur che sfrutta gli algoritmi per eliminare le sfocature indesiderate, mentre Magic Editor offre suggerimenti sulle modifiche da apportare al risultato finale. Ancora, Reimagine fa esattamente quanto promette: reinterpreta lo scatto sostituendo o aggiungendo elementi, sulla base delle istruzioni ricevute dall’utente.

Pixel Studio è il tool pensato per creare rapidamente sticker, meme e altri elementi grafici, da destinare soprattutto ai social o alla condivisione via chat. E, infine, non può ovviamente mancare l’integrazione nativa di Gemini con accesso garantito a tutti i modelli più avanzati.

Il design con certificazione IP68

Come anticipato nelle specifiche tecniche, è presente la certificazione IP68 che assicura la protezione da acqua e polvere, una caratteristica da non dare per scontata in questa fascia di prezzo.

Sul fronte del design è poi da segnalare l’impiego di un telaio in metallo e di un’attenzione particolare al tema della sostenibilità, con l’utilizzo di materiali riciclati (alluminio, vetro e plastica). Da notare anche il camera bump pressoché assente, un’altra peculiarità che per molti potrebbe fare la differenza.

Il design del nuovo smartphone Google

Il design del nuovo smartphone Google

I prezzi e la disponibilità

Tutto in linea con quanto visto lo scorso anno al lancio dell’8a. Per i prezzi, si parte da 549 euro scegliendo il modello da 128 GB. La fase di preordine e consegna in Italia prenderà il via nel mese di aprile. Le date precise saranno comunicate più avanti.

Sono inclusi alcuni extra che, per molti, possono costituire un valore aggiunto: tre mesi di abbonamento al servizio Google One, altri tre a YouTube Premium che elimina le pubblicità dalla piattaforma, sei mesi di Fitbit Premium per il fitness e il servizio Google VPN.

Le quattro colorazioni del Google Pixel 9a

Le quattro colorazioni del Google Pixel 9a

Qualche prima considerazione

Google non ha mai reso noto i dati di vendita relativi a un modello specifico dei suoi smartphone. Non è comunque difficile leggere, tra le righe, una certa soddisfazione per l’accoglienza riservata a quelli della linea a. È più che comprensibile: arrivati a un punto in cui l’evoluzione sul fronte hardware ha inevitabilmente rallentato per l’intero settore, e con l’attenzione sempre più concentrata sul comparto software (verso l’AI e non solo), la formula scelta presenta alcuni indubbi vantaggi.

Il riferimento è anzitutto al supporto post lancio. Gli utenti stanno acquisendo sempre più consapevolezza del valore da attribuire alla possibilità di ricevere aggiornamenti puntuali per lungo tempo. Poter contare su sette anni di update significa non solo ricevere le prossime edizioni del sistema operativo Android (almeno fino al 2032), ma anche mettersi al riparo dai rischi legati alle vulnerabilità che invece, inesorabilmente, andranno a colpire quei dispositivi abbandonati a loro stessi.

Approfondiremo ogni aspetto relativo a Pixel 9a nella recensione che pubblicheremo presto su queste pagine. Lo smartphone ci è stato fornito da Google.

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