Diversamente da quanto rilevato qualche tempo fa con riferimento ai Google Pixel 3a e Google Pixel 3a XL, che si erano rivelati tra gli smartphone più semplici da smontare e riparare con un punteggio di riparabilità di 6 punti su 10, il teardown dei Google Pixel 4 effettuato da PBKreviews e mostrato in un video pubblicato su YouTube, ci rivela che smontare questi device è un po’ più complicato e ci dà anche modo di dare un primo sguardo dettagliato all’interno delle nuove ammiraglie di Big G.
Google Pixel 4 teardown
Per smontare i Google Pixel 4, infatti, oltre a dover come al solito rimuovere l’alloggiamento della SIM con l’apposita graffetta e l’adesivo che tiene uniti il vetro ed il telaio con l’apposito strumento, vanno svitate diverse viti Torx T4, che tengono ferma una copertura che protegge il connettore della batteria. Dopo aver scollegato la batteria, è possibile osservare il pad di ricarica wireless all’interno del coperchio posteriore. Una volta aperto il Pixel 4 vediamo anche i due sensori della fotocamera e gli stabilizzatori ottici.
Per rimuovere completamente la batterie è necessario poi rimuovere qualche altra staffa, scollegare alcuni connettori e svitare altre viti. Quindi, finalmente, la batteria è pronta per essere rimossa, ma per farlo bisogna tirare i tre nastri adesivi a rilascio prolungato, colorati di giallo.
Tornando a dare uno sguardo alla componentistica interna del Pixel 4 e focalizzando l’attenzione sulle fotocamere, notiamo che sopra di esse c’è un’intera staffa che tiene fermo il comparto fotografico frontale, con i sensori tutti rivolti verso lo schermo. Il nuovissimo chip Soli è alloggiato in una scheda separata accanto all’auricolare.
Osservando questo video appare chiaro che un’eventuale sostituzione dello schermo del device (una delle parti ovviamente più frequentemente soggetta a rotture e quindi a riparazioni) richiederebbe lo smontaggio completo del telefono che, nonostante non sia dei più complicati, risulta un processo lungo, noioso e delicato.