Google Pixel 4 e 4a: Live HDR+, come funziona

Google spiega nel dettaglio il funzionamento degli algoritmi e dell'intelligenza artificiale che sta dietro uno scatto con HDR sui Pixel 4a.
Google Pixel 4 e 4a: Live HDR+, come funziona

Se quel che ti interessa è semplicemente scattare una bella foto, non sarà questa una spiegazione che potrà tornarti utile. Se invece intendi capire come i Google Pixel 4 e Google Pixel 4a sono in grado di offrire una valida preview dell’effetto HDR (premessa alla capacità di scattare fotografie di grande impatto in ogni situazione), allora la spiegazione di Google potrà esserti utile.

HDR nella famiglia Google Pixel

La funzione HDR è ormai indispensabile per lo scatto fotografico da mobile: consente di raggiungere risultati eclatanti, ma soprattutto consente di “aggiustare" fotografie che senza questo supporto software non si sarebbe in grado di raggiungere con un semplice punta e scatta di uno smartphone.

HDR su Pixel 3 e Pixel 4a

La gestione della preview “live" con effetto HDR+ consente di bilanciare il tipo di scatto che si intende fare, ottenendo quindi il risultato desiderato in modo consapevole. L’immagine testimonia quanto differente sia questa gestione tra il Pixel 3 (antecedente a questo tipo di tecnologia, introdotta con il Pixel 4) ed il Pixel 4a. Per poter arrivare a questo risultato, c’è di mezzo la forza computazionale dei nuovi chip ed una elaborazione dell’immagine basata su intelligenza artificiale, in grado di elaborare soltanto parti selezionate dell’immagine e di lavorare quindi in ottica predittiva sulla base del mapping iniziale.

Grazie alla Dual Exposure, inoltre, l’utente può agire proattivamente sul risultato, evitando così di “subire" i vantaggi dell’HDR ma riuscendo ad avvantaggiarsene passando in posizione di controllo.

Un semplice confronto tra il Pixel 4a ed altri smartphone rivali potrebbe restituire l’idea di un dispositivo troppo oneroso per le specifiche previste, ma i vantaggi previsti a livello software valgono sicuramente molto in questo computo. La spiegazione di Google rende quindi merito al lavoro compiuto a Mountain View per far sì che la differenza la possa fare l’intelligenza del device, più che i cavalli motore previsti sotto la scocca.

 

Fonte: Google

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