Google Pixel 3a e 3a XL: ancora problemi

Ancora grattacapi per Google, molti proprietari di Pixel 3a e 3a XL segnalano difetti di costruzione e spegnimenti anomali: il punto della situazione.
Google Pixel 3a e 3a XL: ancora problemi

La storia dei Google Pixel, è costellata di difetti costruttivi, alcuni dei quali sono costati parecchi milioni di euro a Big G. E anche gli ultimi usciti, i Google Pixel 3a e Google Pixel 3a XL, non sembrano essere privi di problemi hardware. Sembrano infatti numerose le segnalazioni da parte dei nuovi proprietari di questi device che lamentano un disallineamento della porta USB type-C dei due device della serie Pixel 3a.

Google Pixel 3a: tutti i difetti

Un difetto, ovviamente, non solo estetico visto che si tratta dell’ingresso per connettore di ricarica. Osservando bene una delle immagini postate su Twitter, che rendono bene evidente il problema di allineamento della porta USB, si nota che a essere storti sono tutti e tre i fori presenti sulla parte bassa del dispositivo. Per fortuna non vengono evidenziati problemi di ricarica, o difficoltà di inserire il connettore del caricabatterie, dovuti a questo particolare.

Un difetto di fabbrica che si aggiunge ad altri problemi segnalati riguardo questi due smartphone: alcuni utenti avrebbero sperimentato un fastidioso problema di spegnimento improvviso e casuale sia dei Google Pixel 3a che dei Google Pixel 3a XL. Molte unità arrivate nelle mani dei loro proprietari sembrano essere state assemblate in modo approssimativo, presentando strane aperture in prossimità degli altoparlanti.

Questi difetti potrebbero derivare dalla scelta costruttiva di Google, improntata alla modularità. Caratteristica che rende i Google Pixel 3a tra i device più facili da riparare. Una scelta ovviamente apprezzabile, ma trattandosi di due device di ben oltre 300 euro ci si aspetterebbe un’attenzione ai dettagli maggiore anche in fase di assemblaggio.

Per il momento non vi sono posizioni o dichiarazioni ufficiali da parte di Google in merito a queste segnalazioni, quindi ancora non si sa se, come già avvenuto in passato, il colosso di Mountain View deciderà di sostituire i device difettosi, riconoscendo il proprio errore, o meno.

Fonte: Twitter

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