Google Pixel 3: problemi con le app in background

Google Pixel 3 e Pixel 3 XL hanno un serio problema software che impedisce il corretto funzionamento delle app in background
Google Pixel 3: problemi con le app in background

I nuovi Google Pixel 3 sono certamente innovativi. Dei prodotti molto interessanti, evidentemente però non esenti da difetti. Infatti, molti utenti hanno evidenziato problemi nella gestione delle applicazioni in background che influenzano pesantemente la qualità dell’esperienza d’uso.

Google Pixel 3: le app non restano aperte in background

Il malfunzionamento è evidente e fastidioso: le app non riescono a rimanere aperte in background, anche quelle effettivamente in uso. Un esempio palese è l’interruzione della riproduzione musicale di Spotify quando l’utente utilizza la fotocamera per realizzare uno scatto. L’applicazione non viene messa in pausa, ma definitivamente chiusa.

Altri utenti hanno riscontrato malfunzionamenti con la riproduzione picture-in-picture di Youtube. Sembra che il problema sia allargato a molte app, anche se pare che le notifiche dei servizi di messaggistica istantanea continuino ad arrivare puntuali.

La cattiva gestione dei processi in background potrebbe avere un’implicazione diretta anche nel funzionamento scorretto della fotocamera. Infatti, diversi utilizzatori di Pixel 3 e Pixel 3 XL si sono accorti che alcune fotografie e spezzoni di video non sono stati salvati regolarmente nella memoria dei device.

Infine, sembra che le applicazioni abbiano bisogno spesso di essere ricaricate da zero: ogni volta che vengono aperte, si avviano da zero. Chiaramente, con tutte le conseguenze negative del caso legate al rallentamento globale del device.

4GB di RAM sono sufficienti, purché ottimizzati correttamente

Utilizzando solo 4GB di RAM sui propri terminali, Google aveva l’intenzione di mostrare che le performance di un device non si misurano solo in quantità di risorse hardware, ma anche – e soprattutto – in termini di ottimizzazione software.

Pare però che – almeno per il momento – il colosso di Mountain View non sia in grado di salire in cattedra a dare lezioni di ottimizzazione. Certamente, 4GB di RAM attualmente sono ancora più che sufficienti per permettere ad un device di offrire buone prestazioni, ma il corretto funzionamento della gestione dei processi in background è fondamentale.

Il problema che attualmente affligge i nuovi Pixel 3 potrebbe essere legato proprio a questo: il task manager tenta di tenere la memoria volatile il più possibile libera, non permettendo ai device di gestire anche solo due o tre applicazioni.

Per il momento Google non rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito al problema. Tuttavia, data la sua estesa diffusione, sarà probabilmente solo questione di ore prima che decida di farlo.

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