Google si sta organizzando per contrastare SearchGPT, ma per il 2025

SearchGPT ha scosso un po' le certezze di Google che ha annunciato di essere al lavoro per "cambiare profondamente" la ricerca, ma nel 2025.
Google si sta organizzando per contrastare SearchGPT, ma per il 2025

Il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta per Google Search. Infatti, Big G ha annunciato di essere al lavoro per rivoluzionare la ricerca visto l’arrivo di SearchGPT che sta pian piano corrodendo il suo primato. A questo si aggiunge anche Perplexity, l’intelligenza artificiali che molti utilizzano proprio come sostituto alla classica ricerca su web.

Ad aver annunciato i futuri cambiamenti è stato il CEO Sundar Pichai, definendoli “profondi”. Durante il DealBook Summit del New York Times, ha dichiarato: “Penso che rimarrete sorpresi, anche all’inizio del ’25, da quante novità la Ricerca potrà fare rispetto a oggi“.

Dietro la profonda e radicale trasformazione che attende Google Search c’è l’intelligenza artificiale e, in particolare, la minaccia rappresentata da SearchGPT e Perplexity. Una sfida importante perché questi motori di ricerca, basati sull’intelligenza artificiale, stanno rapidamente emergendo migliorando e semplificando notevolmente la ricerca dell’utente.

Google risponde alla minaccia di SearchGPT e Perplexity

Il colosso di Mountain View sta accelerando l’integrazione dell’intelligenza artificiale anche nelle sue funzionalità di ricerca. Pichai ha sottolineato che l’azienda sta lavorando duramente su tre punti fondamentali in merito a Google Search:

  1. risposte generate dall’AI: fornire risposte dirette alle query degli utenti, simili a quelle offerte da SearchGPT e Perplexity che fanno il lavoro per l’utente;
  2. personalizzazione avanzata: sfruttare l’AI per comprendere meglio le intenzioni e il contesto delle ricerche degli utenti;
  3. integrazione multimediale: combinando testo, immagini e video nei risultati di ricerca in maniera più integrata garantirà risultati più ricchi e informativi.

Da questa “guerra” tra Google e SearchGPT il panorama della ricerca online potrebbe portare diversi benefici agli utenti:

  • risposte più precise e contestualizzate;
  • riduzione dei classici passaggi per approfondire la ricerca;
  • meno tempo speso nella navigazione tra i risultati;
  • esperienza di ricerca più interattiva e conversazionale.

In conclusione, il futuro sembra interessante per quanto riguarda la ricerca online. Tuttavia, molti esperti sono preoccupati riguardo alla privacy e all’accuratezza delle informazioni generate dall’intelligenza artificiale.

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