Google Nearby Share potrebbe essere proprio l’app che stavate aspettando; manca poco al suo debutto ufficiale sui dispositivi aventi il sistema operativo del robottino verde. Sembra inoltre, che il software si stia avvicinando alla fasi finali dei test e sembra esser pronto per il rilascio su larga scala.
Google Nearby Share: ecco quando arriva
Le funzionalità del software di casa Google saranno pressoché simili a quelle viste con AirDrop di Apple; a partire da agosto, tutti gli utenti Android aventi una release superiore alla sesta, potranno ottenere il supporto continuativo per la condivisione immediata dei file denominata “Nearby Share”.
Google told OEMs that Nearby Share, Google's AirDrop-like file-sharing service, rolls out to all Android (6.0+) devices in August.
Can't confirm if that's the plan as of now, but this info came from a recent source.
Currently in beta for some users: https://t.co/7GMct2A9kI
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) July 17, 2020
Google sembra essere intenzionata a fornire un supporto completo per la sua nuova funzionalità di condivisione rapida anche sulle altre piattaforme, come Windows, ChromeOS, macOS e perfino Linux.
Nel caso non conosceste nel dettaglio Nearby Share, specifichiamo che si tratta di una soluzione di condivisione dei file semplice ed immediata e che ricorda molto la proposta di Apple offerta con AirDrop.
Circa le autorizzazioni e la visibilità per la condivisione nelle vicinanze, vi sarà un menù delle impostazioni legato all’elenco di contatti presenti sul telefono. La premessa principale è che si potrà usufruire dell’app solo se si ha l’altro contatto in rubrica; a quel punto basterà un clic e si potranno scambiare file a grandezza naturale senza perdita di dettaglio e senza l’ausilio delle connessioni Bluetooth o Wi-Fi Direct.
Secondo le prime ricerche sulla tecnologia dell’app, sembra che, proprio come per AirDrop, esse si basino su un utilizzo congiunto del BT e del Wi-Fi, pur non andando ad intaccare completamente le suddette frequenze; con il primo si stabilisce la connessione, mediante la “wireless mode” invece, si trasferiscono i dati, grazie alla maggiore larghezza di banda.
Segnaliamo che potrebbero esserci ancora diverse sottigliezze da scoprire in merito al supporto della condivisione nelle vicinanze. Alcuni produttori Android dispongono già di soluzioni proprietarie simili (ad esempio Huawei e Honor, anche se proprio queste due sono prive dei GMS). Huawei Share ha esattamente la medesima feature che è prevista con Nearby Share.