Secondo quanto si legge in rete, sembra che Google stia migliorando le prestazioni fotografiche contestuali alla realtà aumentata (AR) dei suoi telefoni Android con doppia fotocamera. Inoltre, sembra che l’update sia in arrivo prima su Pixel 4 e poi su Pixel 5.
Google: la funzione AR per Pixel 4 e 4 XL
Google sta aggiornando il suo SDK per la realtà aumentata in modo che i telefoni aventi una doppia fotocamera possano acquisire migliori informazioni relative alla profondità. Come notato da Android Police, l’aggiornamento più recente dell’app Google Play Services per AR, che è il modo in cui Google distribuisce le funzionalità ARCore, ora reca scritto, nel suo log delle modifiche: “Profondità stereo doppia fotocamera sui dispositivi supportati“.
Al momento, sembra che il supporto sia limitato soltanto ai Pixel 4 e Pixel 4 XL dell’azienda, entrambi rilasciati nell’autunno del 2019. L’elenco dei dispositivi ARCore compatibili sul sito per sviluppatori di Google però, afferma che il supporto per la dual lens verrà lanciato soltanto nelle prossime settimane.
In particolare, questo significa che Pixel 5 e 4a 5G, entrambi terminali Google dello scorso anno e aventi una doppia camera, non vedranno i vantaggi per ora. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le loro camere secondarie siano ultrawide piuttosto che tele come quelle di Pixel 4 e 4 XL. Si ipotizza che le focali lunghe possano avere maggiori implicazioni sul modo in cui possono produrre mappe di profondità più dettagliate.
In ogni caso, anche questa è un’altra conseguenza dell’indecisione di Google sugli obiettivi delle fotocamere Pixel. La società ha sempre ribadito che non servissero tante fotocamere a bordo di un dispositivo mobile. Subito dopo quella dichiarazione però, ha lanciato i Pixel 4 con doppia lente.
Da lì ha affermato che non avrebbe inserito una ultra-wide in quanto considerata “inutile” sul fronte della produttività. Morale della favola? Nel 2020 i telefoni rilasciati avevano tutti due sensori e uno dei due era una ultra-grandangolare. Insomma: Google, tutto okay?